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Ecco chi comprerà più Gnl degli Stati Uniti

Diverse aziende americane hanno annunciato grossi accordi di fornitura di gas liquefatto (Gnl) a lungo termine con clienti in Asia e in Europa. Tutti i dettagli.

 

L’isolamento economico della Russia, uno dei produttori di petrolio e gas naturale più grandi al mondo, ha favorito un aumento della domanda di gas liquefatto (GNL) statunitense e la stipula di contratti di fornitura a lungo termine.

Gli Stati Uniti sono i secondi esportatori di GNL a livello globale, preceduti solo dal Qatar, e si sono impegnati a fornirne 15 miliardi di metri cubi all’Unione europea nel 2022 per aiutarla a ridurre la dipendenza da Mosca.

Lunedì due aziende americane, Energy Transfer (si occupa di trasporto di idrocarburi) e NextDecade (sviluppa progetti sul GNL), hanno annunciato nuovi accordi per l’invio di gas liquefatto a clienti in Europa e in Asia.

L’ACCORDO DI ENERGY TRANSFER CON SINGAPORE

Nello specifico, Energy Transfer manderà 2 milioni di tonnellate di GNL all’anno dal suo hub a Lake Charles, in Louisiana (in fase di realizzazione), alla divisione singaporiana di Gunvor Group, una società di commercio di materie prime (o anche trading house). L’accordo ha durata ventennale; le consegne dovrebbero iniziare nel 2026. Non è stato rivelato il prezzo d’acquisto, ma solo che sarà indicizzato all’Henry Hub (il riferimento per i prezzi dei contratti di gas scambiati sul mercato statunitense) più una tariffa aggiuntiva e fissa di liquefazione.

L’ACCORDO DI NEXTDECADE CON LA FRANCESE ENGIE

NextDecade, invece, ha firmato un accordo di fornitura di quindici anni con la società energetica francese Engie per 1,75 milioni di tonnellate di GNL all’anno. Il combustibile partirà dall’impianto di NextDecade a Brownsville, in Texas, e – come nel caso di Energy Transfer – le consegne inizieranno nel 2026. I prezzi non sono stati rivelati.

IL GRAFICO

Dall’inizio di marzo sono stati firmati nuovi accordi per il gas liquefatto nordamericano da quasi 14 milioni di tonnellate all’anno, stando all’ICIS.

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Grafico via ICIS.

IL QATAR SORPASSA GLI STATI UNITI

Ad aprile – in corrispondenza con il calo della domanda di gas nell’emisfero settentrionale, vista la fine della stagione fredda – il Qatar è tornato a essere il principale esportatore di GNL al mondo, superando gli Stati Uniti, con più di 7,5 milioni di tonnellate. A marzo la capacità di export del paese era stata limitata dalle manutenzioni effettuate dalla società Qatargas.

Il sorpasso di Doha su Washington – spiega Bloomberg – è legato anche al calo dell’output statunitense: le aziende che gestiscono i terminali di esportazione hanno approfittato della fine dell’inverno per avviare dei lavori agli impianti.

Secondo gli analisti, una volta che il terminale di Calcasieu Pass entrerà in funzione, entro la fine dell’anno, gli Stati Uniti raggiungeranno una capacità produttiva di GNL pari a 13,9 miliardi di piedi cubi al giorno. Più in là con gli anni, verso la fine dei 2020, dovrebbe venire attivato un grande progetto di esportazione del Qatar.

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