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Philip Morris Bologna

Nuovo centro ricerca di Philip Morris a Bologna, tutti i dettagli

Philip Morris creerà a Bologna il suo “più grande centro ricerca in industrializzazione e sostenibilità nel mondo”. È l’annuncio del presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, Marco Hannappel, nel corso dell’evento digitale ANSALa fabbrica del futuro“.

Il numero 1 del Gruppo fa sapere che la scelta è ricaduta sulla regione in quanto l'”Emilia Romagna punta fortemente ad attrarre investitori esteri che si integrano all’interno di un territorio che è già fortissimo per tante filiere importanti e può offrire un capitale umano di buon livello, non solo da un punto di vista tecnico ma anche di cultura universitaria e ingegneristica”.

La trasformazione e l’innovazione rappresentata dai prodotti a tabacco riscaldato spingono dunque l’occupazione: “Noi sul tradizionale ormai spendiamo pochissimo, oltre il 98% delle nostre spese (in ricerca e sviluppo ndr) vanno sia prodotti di nuova generazione” ha spiegato Hannappel, aggiungendo che la “decisione globale di una trasformazione del settore del tabacco dal di dentro, con prodotti, sempre di tabacco ma, senza combustione, prevede fortissimi investimenti”.

È in questo contesto che è nato, nel 2016, anche il polo di Crespellano, che Hannappel descrive con “due siti produttivi, 1600 persone, oltre un miliardo di investimento che si integra in una filiera che per noi era già integrata dal punto di vista agricolo e in questa maniera è diventata una filiera agroindustriale di nuova innovazione, Industria 4.0”.

Il nuovo investimento a Bologna, segue quello annunciato nel novembre dello scorso anno per “la creazione di un centro all’avanguardia di servizi digitali per i consumatori Crm con software di altissimo potenziale per il futuro, a Taranto, il Philip Morris Disc digital information service center, che già oggi dà lavoro a oltre 300 persone”.  Il nuovo hub emiliano comprenderà “un centro di servizi per l’innovazione e la ricerca e sviluppo che farà convergere su Bologna una serie di competenze e di persone per 250 posti di lavoro complessivi. Alcuni sono già presenti, altri che si trasferiranno dall’estero e altri posti di lavoro nuovi”, afferma Hannappel che lo definisce un “fiore all’occhiello a livello mondiale”.

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