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Come va Ansaldo Energia?

Ansaldo Energia anticipa pesanti tagli alle ore di lavoro nel 2023. Tutte le difficoltà della società, i risultati e gli scenari (ricapitalizzazione di Cdp?).

 

Ansaldo Energia, società di impianti energetici controllata da Cassa depositi e prestiti, ha informato i sindacati di una possibile riduzione delle ore di lavoro nel primo e nel secondo trimestre del 2023. Il taglio stimato sarà di 45mila ore, il 20 per cento del totale, in ciascuno dei due periodi considerati. Nel secondo semestre dell’anno prossimo, poi, la riduzione potrebbe farsi anche maggiore, arrivando a 100mila ore, con uno “scarico” – riporta Il Secolo XIX – del 50 per cento delle ore totali. La società conta 2400 dipendenti.

LA CRISI DELLE MATERIE PRIME E LE CENTRALI A CARBONE

La causa di questo adattamento è la mancanza di ordini: c’entra la crisi dei prezzi dell’energia e delle materie prime che ha portato alla sospensione degli investimenti in capacità a gas nel mondo.

In Italia, per esempio, Ansaldo avrebbe dovuto occuparsi della conversione a gas di tre centrali a carbone di Enel – quelle di Brindisi, Civitavecchia e La Casella -, ma i lavori si sono fermati: per tutelare la sicurezza energetica viste le difficoltà di approvvigionamento di gas, questi impianti dovranno infatti continuare a bruciare carbone.

LE SVALUTAZIONI

Oggi il consiglio di amministrazione di Ansaldo Energia si riunirà per approvare la relazione semestrale e dovrebbe – stando al Secolo XIX – definire delle misure straordinarie in risposta al peggioramento dei conti. Fonti anonime hanno detto al quotidiano che la società svaluterà alcune capitalizzazioni immateriali (investimenti in prodotti), legate in particolare alle sue “attività svizzere”.

I RISULTATI DEL 2021

Ansaldo Energia, sotto la guida dell’amministratore delegato Giuseppe Marino, aveva operato in maniera simile nel 2020, quando procedette con svalutazioni per 250 milioni di euro. Il 2021 fu, per la società, l’anno del ritorno all’utile dopo un biennio in perdita (e un complicato processo di rinegoziazione del debito: 430 milioni).

Nel 2021 Ansaldo Energia registrò un utile di 32 milioni, ricavi per 1,4 miliardi (+37 per cento), EBITDA per 160 milioni e indebitamento finanziario netto per 855 milioni (-4,6 per cento).

RICAPITALIZZAZIONE DI CDP IN VISTA?

Secondo il Secolo XIX, Cassa depositi e prestiti potrebbe procedere a una ricapitalizzazione di Ansaldo Energia, forse dal valore di 400 milioni di euro.

LA SITUAZIONE ATTUALE

L’invasione dell’Ucraina, la politica russa di limitazione delle forniture di gas all’Europa e il conseguente aumento dei prezzi del combustibile hanno causato un forte rallentamento degli investimenti nella generazione a gas (la materia prima è scarsa e costosa). Per Ansaldo Energia significa meno ordini di turbine.

IDROGENO E NUCLEARE

Già prima della guerra, in realtà, la transizione energetica verso le fonti a basse emissioni aveva indotto la società a modificare il suo modello di business e a puntare sull’idrogeno (lo si ottiene non soltanto dall’elettricità rinnovabile, ma anche a partire dal gas metano). Ansaldo Energia partecipa al progetto europeo Hy2Tech per lo sviluppo di una filiera industriale-tecnologica per questo combustibile (elettrolizzatori, celle a combustibile, sistemi di stoccaggio e distribuzione dell’elemento).

La società sta cercando di adattarsi al contesto di decarbonizzazione anche attraverso le sue controllate Ansaldo Nucleare e Ansaldo Green Tech.

LA SITUAZIONE TRA ANSALDO E I SINDACATI

Durante la riunione di giugno tra i vertici di Ansaldo Energia e i sindacati, la direzione della società parlò di complicazioni sul mercato gasifero dovute alla transizione energetica, alla guerra e al rincaro delle materie prime. Incerte, inoltre, sono le situazioni politiche e sociali in alcuni paesi di riferimento come l’Iran e la Libia. Ansaldo comunicò tuttavia la sua partecipazione – attraverso Ansaldo Green Tech – a tutti i bandi sui progetti di energia rinnovabile finanziati attraverso il PNRR.

La FIOM-CGIL, anche in riferimento al probabile taglio delle ore di lavoro nel 2023, definì il resoconto “non un grido di allarme, ma comunque una situazione che desta non poca preoccupazione, soprattutto in prospettiva”.

LE GARE PERSE

Ansaldo Energia ha però perso delle gare in Italia. Ad esempio quella per la centrale a gas di Ostiglia (di proprietà di EP Produzione) è stata aggiudicata dalla società ingeneristica Fata del gruppo Danieli, che utilizza macchinari Siemens.

Fata sarebbe favorita rispetto ad Ansaldo anche nel bando per l’ammodernamento della centrale termoelettrica di Monfalcone, gestita da A2A.

FATA TOGLIE DIPENDENTI QUALIFICATI AD ANSALDO?

Negli ultimi anni – faceva notare Luigi Pereira su Startmag – Fata ha sottratto ad Ansaldo Energia una dozzina di dipendenti, acquisendo risorse dotate di competenze tecniche e commerciali.

Ansaldo Energia ha risposto assumendo un ex-manager del comparto vendite di Siemens Energy, Marco Lovisolo, che a giugno è diventato vicepresidente senior dell’unità Sales & Marketing.

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