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Tutto su Wsense, la startup del wifi sottomarino puntata da Fincantieri

Fincantieri sottoscrive un prestito convertendo in equity in WSense, azienda deep tech specializzata in sistemi di monitoraggio e comunicazione subacquei. Vertici, numeri e business della startup

Fincantieri pronta a investire fino a 5 milioni in  WSense, specialista del wifi sottomarino.

Il gruppo navale di Trieste ha reso noto oggi di aver formalizzato la propria partecipazione ad un investimento nella scale up Wsense, azienda deep tech specializzata in sistemi di monitoraggio e comunicazione subacquei. “L’operazione prevede la sottoscrizione di un prestito convertendo in equity per un importo iniziale di 2,5 milioni di euro, con la possibilità di incrementare l’investimento di un ulteriore importo di 2,5 milioni di euro” indica una nota della società guidata da Pierroberto Folgiero precisando che “la tempistica della conversione in equity sarà soggetta al verificarsi di determinati eventi tipici di operazioni analoghe”.

L’investimento nella deep tech arriva dopo la firma di un Memorandum of Understanding il 21 dicembre 2023 con cui Fincantieri e Wsense hanno avviato una collaborazione nel settore dell’Underwater Internet of Things (UloT). Questa ha già prodotto risultati concreti, tra cui l’aggiudicazione di tre bandi promossi dal Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, precisa la nota. Questi progetti prevedono lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni avanzate per la comunicazione subacquea, sfruttando le competenze complementari delle due realtà.

Con WSense, Fincantieri prosegue così la sua strategia nell’Underwater, “rafforzando in particolare il presidio delle tecnologie critiche per la comunicazione subacquea, un segmento sempre più rilevante anche in chiave duale”.

Tutti i dettagli.

COSA FA LA STARTUP ITALIANA SPECIALISTA DEL WIFI SOTTOMARINO

Wsense è una startup italiana fondata nel 2017 dalla ceo Chiara Petrioli, professore ordinario di ingegneria informatica all’Università La Sapienza di Roma, è uno spin-off della stessa Università, ed è stata accelerata nel 2022 da EIT DIgital.

“Nel marzo 2022, WSense ha ricevuto il Blueinvest Award della Commissione Europea nella categoria Ocean Observation per i nuovi prodotti, tecnologie e soluzioni basate sull’IA per l’osservazione degli oceani, la raccolta e l’analisi dei dati marini” ricordava nel 2023 Bebeez aggiungendo che “Sempre nel 2022 ha raccolto un round seed da 4 milioni di euro, guidato dal Fondo Evoluzione di CDP Venture Capital sgr, che infatti sinora risultava il secondo socio della scaleup con il 6,68% del capitale dopo Petrioli (75,27%) e con il senior partner e co-responsabile del Fondo, Mario Scuderi, che siede nel board della società appunto dal novembre 2022. L’operazione allora non era stata comunicata”.

Anche nel maggio 2024 WSense è stata riconosciuta tra i “Eu Blue Champions” selezionati dalla Commissione europea e dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e supportati da BlueInvest Capital.

Con sede in Corso Italia a Roma, la società specialista del wifi sottomarino conta oggi oltre 50 dipendenti e opera in Italia, Norvegia e Regno Unito.

LA PROPRIETÀ

Con un capitale sociale pari a 32,7 mila euro, la società – come si rileva da una visura camerale – è controllata da Chiara Petrioli (56,14%), Swen Capital Partners S.A (14,80%), CDP Venture Capital SGR (10,62%), Haltra Invest S.A.R.L. – SPF (4,62%), Ernesto Montaldo (3,05%), Runwayfbu Fund I AS (2,63%), Axon Partners Group Investment S.G.E.I.C. (2,15%), Daniele Spaccini (1,83%), Emip Venture S.r.l.(1,72%), Seven S.r.l (0,50%), Salvatore Sardo (0,42%), Katapult Deep Blue Fund 1 AS (0,34%), Paolo Milone (0,16%),  Moonstone S.r.l. (0,13%) e Claudio La Torre (0,06%).

Dopodiché con il nuovo round da 7,2 milioni, entrano anche Fincantieri e Rypples nella compagine societaria.

LA GOVERNANCE

Il cda di Wsense, presieduto da Salvatore Sardo, è così composto: Chiara Petrioli (ceo), Mario Scuderi, Paola Girdinio e Christian Lim.

LEONARDO, ENI E SAIPEM TRA I CLIENTI DI WSENSE

Come si legge su startupitalia, WSense ha clienti e partner internazionali in diversi settori, come Leroy, Leonardo, AKER BP, Xylem, Eni, Saipem e il National Oceanography Centre.

I NUMERI DEL 2023

La startup ha registrato nel 2023 un valore della produzione pari a 3,1 milioni di euro, in salita rispetto ai 2,4 milioni di euro del 2022. I costi della produzione si attestano a 6 milioni di euro, quasi raddoppiati rispetto a 3,8 milioni dell’anno precedente. La società vanta un totale di immobilizzazioni materiali dal valore di 464 mila euro.

L’esercizio 2023 si chiude con una perdita di 2,9 milioni di euro (rispetto al rosso di 1,4 milioni di euro 31 dicembre 2022) e debiti verso banche pari a 2 milioni di euro. “Il risultato economico negativo dell’esercizio deve essere contestualizzato nell’attuale fase del ciclo di vita della società che richiede il sostenimento di significativi oneri economici ed esborsi finanziari connessi, tra l’ altro, alla strutturazione della società, all’assunzione di figure professionali apicali e personale specializzato nel settore, alla validazione di mercato delle soluzioni di telecomunicazione sottomarina senza fili e alle loro continue evoluzioni tecnologiche”, spiega la relazione di bilancio.

GLI AUMENTI DI CAPITALE NEL 2023

“Considerando la situazione citata, il Consiglio di Amministrazione ha posto in essere iniziative tese al rafforzamento patrimoniale e finanziario della Società. In particolare, nel contesto del nuovo round di investimento sono stati deliberati dall’Assemblea dei Soci, rispettivamente in data 10 ottobre 2023 e 19 dicembre 2023, due aumenti di capitale a pagamento, sottoscritti per un importo pari a complessivi nominali 10,9 milioni di euro. Precedentemente, in data 31 maggio 2023, risulta sottoscritto un mutuo quinquennale pari 1 milione di euro”.

IL NUOVO ROUND DI FINANZIAMENTI (CON L’INGRESSO DEL GRUPPO NAVALE DI TRIESTE)

E ora la startup italiana “ha chiuso un round pre-serie B da 7,2 milioni di euro” e nella compagine sociale entrano così Fincantieri, e Rypples, società di impact investment sugli oceani, co-fondata da Jerome Ternynck, riporta MF.

All’operazione hanno aderito anche alcuni soggetti già azionisti di WSense: Cdp Venture Capital, Blue Ocean di Swen, RunwayFbu e Axon Partners Group. Si tratta di realtà che erano già presenti nel round di serie A da 11 milioni, ha aggiunto MF.

“L’ingresso di Fincantieri nel capitale di WSense – ha commentato Chiara Petrioli, ceo di WSense – rappresenta un riconoscimento importante del valore tecnologico e strategico delle nostre soluzioni nel campo della comunicazione subacquea. È un’operazione che ci permette di accelerare la nostra crescita industriale e commerciale, rafforzando il posizionamento di WSense come attore chiave in un settore cruciale per la sicurezza, la sostenibilità e la competitività del Paese”.

LA STRATEGIA DI FINCANTIERI NELL’UNDERWATER CON WSENSE

Da parte sua l’ad e dg di Fincantieri, Pierroberto Folgiero ha dichiarato: “Questo investimento rappresenta un ulteriore passo nella nostra strategia di innovazione e digitalizzazione. Le tecnologie di Wsense aprono a nuove possibilità per il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture marittime e sono abilitanti per lo sviluppo dell’intera dimensione subacquea. Con questa operazione confermiamo il nostro impegno a investire in soluzioni pionieristiche che possano definire il futuro della cantieristica e della difesa subacquea, sostenendo al contempo lo sviluppo di un’eccellenza italiana e confermando il ruolo di guida di Fincantieri nel tessuto industriale del nostro Paese”.

Infine, oltre all’aggiudicazione di tre bandi promossi dal Polo Nazionale della Dimensione Subacquea, Fincantieri e WSense sono impegnate nella partecipazione a ulteriori bandi nazionali ed europei per l’innovazione nel settore Underwater e in proposte commerciali congiunte.

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