Primo giro di boa per Tim dopo la separazione dalla rete mentre ora è Fibercop il nuovo operatore wholesale di telefonia fissa italiano.
Ieri il cda di Tim ha approvato per la prima volta i risultati preliminari e gestionali “like-for-like” di Tim ServCo del 1° semestre e del 2° trimestre del 2024 simulando gli effetti dell’operazione di separazione di NetCo, perfezionata lo scorso 1° luglio dalla società guidata da Pietro Labriola. Per l’operatore tlc i ricavi risultano in aumento del 4% nel secondo trimestre a seguito della vendita della rete e raggiungono quota 7,1 miliardi di euro nel primo semestre del 2024.
Anche il debito finanziario netto after-lease è in calo a 8,1 miliardi dopo cessione Netco. L’operazione di vendita della rete era infatti il fulcro della strategia di Labriola per ridurre il debito di 14 miliardi di euro che ha zavorrato finora Tim.
Alla luce dei risultati, la società conferma tutte le previsioni per il 2024. E oggi il mercato plaude: il titola sale del +1% per Tim dopo primo bilancio post-cessione rete.
Nel frattempo, sempre ieri, il cda di FiberCop ha approvato un piano di circa 1,4 miliardi di euro di investimenti per la seconda metà del 2024 con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della rete in fibra ottica e ha delineato la struttura organizzativa della società.
Tutti i dettagli.
RICAVI IN CRESCITA PER TIM
I ricavi totali di Tim nel primo semestre ammontano a 7,1 miliardi di euro, in crescita del 3,5% anno su anno (+1,6% nel domestico a 4,9 miliardi di euro, +7,8% in Brasile a 2,3 miliardi di euro). Lo ha reso noto Tim, il cui Consiglio di amministrazione ha approvato i risultati preliminari e gestionali “like-for-like” di Tim Servco (il perimetro che comprende Tim Consumer, Tim Enterprise, Tim Brasil e Sparkle) al 30 giugno 2024.
Nello specifico, i ricavi da servizi sono in crescita del 4% a 6,7 miliardi (+2,2% nel domestico a 4,5 miliardi di euro, +7,6% in Brasile a 2,2 miliardi di euro); In crescita l’Ebitda, che aumenta del 9,4% a 2,1 miliardi di euro (+8,5% nel domestico a 1 miliardo di euro, +9,9% in Brasile a 1,1 miliardi di euro). In forte crescita anche l’Ebitda after lease, che sale del 13% a 1,8 miliardi di euro (+8,8% nel domestico a 1 miliardo di euro, +17,8% in Brasile a 0,8 miliardi di euro).
In particolare, Tim Consumer ha registrato ricavi totali sostanzialmente stabili a 3 miliardi di euro e ricavi da servizi pari a 2,7 miliardi di euro (+0,5% anno su anno), proseguendo nel percorso di stabilizzazione intrapreso nei trimestri precedenti mentre Tim Enterprise ha registrato ricavi totali pari a 1,5 miliardi (+4,9% anno su anno) e ricavi da servizi pari a 1,4 miliardi di euro (+6,4% anno su anno).
MARGINI IN AUMENTO
Nel primo semestre è in forte crescita il margine operativo lordo (Ebitda) di Tim, che aumenta del 9,4% su base annua a 2,1 miliardi di euro. In crescita anche l’Ebitda After Lease, che sale del 13,0% anno su anno a 1,8 miliardi di euro (+8,8% nel domestico a 1 miliardo di euro, +17,8% in Brasile a 0,8 miliardi di euro).
DEBITO IN CALO
CON CESSIONE NETCO CALO COSTI DOMESTICI NEL PRIMO SEMESTRE
La cessione di Netco non ha solamente comportato un significativo deleverage ma ha anche modificato strutturalmente la base dei costi di Tim Servco Domestic: confrontando il nuovo perimetro domestico con il precedente che includeva Netco, nel primo semestre tali costi risultano inferiori di circa 800 milioni di euro, specifica la nota dell’azienda.
CONFERMATA LA GUIDANCE 2024
DEFINITA LA GOVERNANCE DI FIBERCOP
Infine, sempre ieri si è riunito anche il board di FiberCop, ovvero la società che dallo scorso 1° luglio a cui fa capo la ex infrastruttura di Tim. Oltre alla delibera del piano di investimenti da 1,4 miliardi di euro per la seconda metà dell’anno per realizzare l’infrastruttura in fibra ottica, l’azienda guidata da Luigi Ferraris ha stabilito anche la governance.
Al Presidente Massimo Sarmi sono stati affidati i rapporti con le istituzioni nazionali e internazionali correlati alla disciplina in materia di “golden power” nonché il presidio delle attività che riguardano gli asset rilevanti per la sicurezza nazionale, mentre l’ad Ferraris è responsabile delle strategie e della gestione industriale della società la cui mission è la trasformazione e l’accelerazione del deployment della rete in fibra ottica.
All’ad riportano inoltre le prime linee della nuova struttura organizzativa che vedono, tra gli altri: Andre Rogowski, Chief Financial Officer; Elisabetta Romano, Chief Technology & Operations Officer; Adriano Mureddu, Chief Human Resources Officer; Massimo Bruno, Chief External Relations Officer; Giovanni Venditti, Chief Legal Officer; Simone Bonannini, Chief Commercial Officer e Giovanni Moglia, Chief Regulatory Affairs Officer.