Prima dei report di mercoledì scorso Tesla e Netflix erano cresciute rispettivamente del 136% e del 62% da inizio anno. Giovedì scorso gli investitori hanno visto ritracciare le proprie performance del 9-10%.
GLI INVESTITORI BOCCIANO TESLA
I risultati del Q2 di Tesla hanno decretato una battuta di arresto sulle previsioni di fatturato ed EPS. Gli investitori non hanno gradito il ridimensionamento del margine di guadagno inferiore del 18,2%, con la società che ha avvertito: ci potranno essere altre frenate per i guadagni dovuti all’abbassamento dei prezzi dei veicoli elettrici. Oltre a questo, si prevede che verranno spese più risorse per il Cybertruck e il super-computer AI.
DELUSIONE NETFLIX
Netflix ha celebrato l’esplosione del numero dei suoi abbonati dovuta al nuovo giro di vite sulla condivisione delle password, tuttavia le entrate e la guidance sono state deludenti, con una performance nel Q3 di 8,5 miliardi rispetto agli 8,7 miliardi attesi. Difficile che con questi risultati ci possa essere un proseguimento rialzista del titolo.
Il settore tecnologico è stato ampiamente sotto i riflettori fino ad oggi, con un rally dei prezzi alimentato dalle speranze sul calo dell’inflazione, nuovi prodotti di AI e il taglio dei tassi. Il calo dei prezzi di colossi come Tesla e Netflix getta ombre minacciose su tutte le valutazioni ottimistiche fatte fino ad oggi e alza ulteriormente la posta in gioco su quelle aziende come Microsoft, Meta ed Alphabet che devono ancora pubblicare le proprie trimestrali. La domanda è d’obbligo: il tempo dei tecnologici è finito?