Vodafone esce del mercato spagnolo.
Il gruppo tlc britannico cede Vodafone Spagna al fondo Zegona Communications per un controvalore di 5 miliardi di euro, di cui almeno 4,1 miliardi in contanti e fino a 900 milioni di euro in azioni privilegiate rimborsabili entro sei anni dal closing.
L’accordo, si legge in una nota, prevede anche che Vodafone fornisca una serie di servizi a Vodafone Spagna per un controvalore annuo di 110 milioni di euro. Il closing è atteso nella prima metà del 2024.
L’operazione spagnola segna l’ultima parte del piano di razionalizzazione delle attività della società dopo che le azioni sono scese ai minimi di 20 anni all’inizio di quest’anno, e segue l’annuncio di Margherita Della Valle (nella foto), ceo di Vodafone, a maggio di 11.000 tagli di posti di lavoro, sottolinea Reuters.
Come ricorda il Financial Times, l’obiettivo di Vodafone è ora migliorare la propria competitività e le prospettive di crescita.Tutti i dettagli.
LA VENDITA DEL 10O% DI VODAFONE SPAGNA AL FONDO ZEGONA
Nell’acquisto del 100% di Vodafone Spagna, Zegona ha battuto altri offerenti, inclusa la società di private equity RRJ Capital, gestita dall’ex banchiere di Goldman Sachs Richard Ong, secondo le fonti di Bloomberg.
Sempre Bloomberg rammenta che proprio Zegona ha già svolto un ruolo chiave nel consolidamento del settore in Spagna. Con sede a Londra, fondata nel 2015 e gestita dall’ex dirigente di Virgin Media Ltd. Eamonn O’Hare, la società di investimenti ha acquistato e venduto l’operatore spagnolo Euskaltel SA a Masmovil Ibercom, un accordo che ha portato il mercato tlc spagnolo da cinque a quattro operatori. O’Hare si è detto “molto entusiasta” dell’opportunità di tornare nel settore delle telecomunicazioni spagnole.
L’USCITA DI VODAFONE DAL MERCATO SPAGNOLO DELLE TLC
“La vendita di Vodafone Spagna è un passaggio chiave per dare una giusta dimensione al nostro portafoglio per la crescita e ci permetterà di focalizzare le nostre risorse in mercati con strutture sostenibili e sufficiente dimensione locale”, ha commentato Margherita Della Valle, ceo di Vodafone, sottolineando come il mercato spagnolo fosse diventato “sfidante, con ritorni strutturalmente bassi”. “La mia priorità è creare valore attraverso la crescita e migliorare i ritorni. Dopo la transazione recentemente annunciata in Gran Bretagna – ha aggiunto -, la Spagna è il secondo dei nostri più grandi mercati in Europa dove agiamo per aumentare la competitività e le prospettive di crescita del gruppo”.
Vodafone ha faticato infatti a crescere nel mercato altamente competitivo spagnolo e Della Valle ha lanciato una revisione strategica dell’unità spagnola all’inizio di quest’anno.
Anche il precedente ceo Nick Read aveva affermato che il mercato spagnolo necessitava di consolidamento. Vodafone è al terzo posto tra le telecomunicazioni spagnole dopo Telefonica e Orange ma è rimasto ai margini quando i suoi rivali hanno accettato di fondersi. Orange e Masmovil Ibercom sono infatti in attesa del via libera normativo per fondersi in un accordo che creerà il più grande operatore spagnolo, davanti a Telefonica.
DOPO IL CONSOLIDAMENTO NEL REGNO UNITO
Intanto lo scorso giugno sempre Vodafone ha annunciato l’intenzione di fondere le sue attività di telefonia mobile con Three UK di proprietà del conglomerato hongkonghese CK Hutchison a giugno. CK Hutchison è proprietaria dell’azienda di telecomunicazioni italiana Wind Tre.
Se verrà approvata dai regolatori, l’intesa andrà a creare la più grande compagnia telefonica del paese, per stimolare la concorrenza e gli investimenti in Gran Bretagna.