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UBISOFT BORSA

Perché Ubisoft sta giocando male la partita in Borsa?

Il ritorno all'utile e i dati sul fatturato non sembrano soddisfare gli azionisti della software house francese che, nelle stesse ore in cui lancia il videogame di punta Assassin's Creed Shadows, accusa un tonfo sui mercati del 14%. Ecco che succede a Ubisoft, in Borsa e non solo

Sembrava tornato il sereno nel cielo di Parigi, almeno su Ubisoft che ha comunicato un utile operativo per il 2023-2024 non-IFRS di 401,4 milioni di euro, contro la perdita operativa di 500,2 milioni del precedente esercizio, la maggiore nella storia della società. E invece la Borsa ieri non sembra soddisfatta delle performance di una società che, lo ricordiamo, è nel mezzo della spending review (con tanto di maretta tra i lavoratori) e si parlava pure della possibilità di un acquisto da parte dei cinesi di Tencent.

IL FUGGI-FUGGI IN BORSA DA UBISOFT

La strada resta chiaramente lunga: l’utile netto di competenza ammonta a 158 milioni contro una perdita di 495 milioni. Ma ciò che più sorprende è che all’indomani della presentazione dei dati, il titolo dell’editore di videogiochi abbia subito accusato una flessione del 14% a 20,03 euro, la peggiore dell’indice Stoxx Europe 600. Uno scivolone in gran parte comunque riassorbito a metà giornata, anche se le contrattazioni continuano a muoversi in territorio negativo.

Ma perché la Borsa scudiscia Ubisoft nonostante il ritorno alla redditività spinto dai ‘net bookings’ saliti del 33,5% a 2,32 miliardi di euro e un fatturato salito del 27% a 2,3 miliardi? Tutta colpa di un videogioco. The Division Heartland, un free-to-play (titolo gratis, ma con micro-transazioni) annunciato nel 2021 e del quale non si sapeva più niente da parecchio alla fine è stato cancellato. E tanto sembra essere bastato per mettere sul chi va là gli azionisti.

QUEL GIOCO CANCELLATO…

La testata statunitense IGN US, spiega che la società guidata da Yves Guillemot in merito afferma di aver «ridistribuito risorse verso opportunità più grandi come XDefiant e Rainbow Six». Dato che la situazione economica assai difficile in cui versa la principale software house di Francia è stata causata anche dall’aver portato avanti più progetti in contemporanea, sembra chiara l’intenzione, da parte di Ubisoft, di voler razionalizzare le spese e dimostrare un maggior ordine nel proprio piano industriale, sebbene la Borsa non approvi.

ASSASSIN’S CREED NON AIUTA

Sorprende anche che il crollo in Borsa sopraggiunga proprio nelle stesse ore in cui Ubisoft annunciava un videogioco molto più noto e atteso di The Division Heartland: vale a dire Assassin’s Creed Shadows, l’ultimo capitolo del franchise nato ormai 17 anni fa e che ha potuto vantare di porting cinematografici e fumettistici, tanto è nota e apprezzata la serie. Recentemente Meta si era aggrappata alla mantella bianca indossata dagli appartenenti del Credo degli Assassini nel tentativo – infruttuoso – di spingere le vendite della propria periferica per il metaverso.

Questo nuovo capitolo, ambientato nel Giappone feudale, avrà due protagonisti (Yasuke e Naoe) e si ripromette di sfruttare a fondo le potenzialità delle console d’ultima generazione, specie per ciò che concerne l’ampiezza degli spazi tridimensionali in cui il giocatore potrà muoversi, arrampicarsi, tendere tranelli e agguati ai propri nemici. Il videogioco uscirà il prossimo 15 novembre su PC, Xbox Series X|S e PlayStation 5 (niente Nintendo Switch, per ovvie ragioni date dai limiti tecnici della console nipponica).

LA PAROLA AGLI ANALISTI

Ma a quanto pare gli analisti davano per scontata l’esistenza di un nuovo episodio di Assassin’s Creed e hanno preferito concentrarsi su altre criticità. Per Jp Morgan, l’Ebit annuale è appena in linea con gli obiettivi della società e ritiene deludente “il leggero aumento” del risultato operativo atteso per il 2024-2025. Gli analisti della banca statunitense hanno pertanto ridotto l’obiettivo di prezzo da 26 a 22 euro, mantenendo una raccomandazione ‘neutrale’. Sulla stessa linea Cic Market Solutions con un obiettivo di prezzo abbassato da 29 a 26 euro.

Più pessimisti gli analisti di Oddo Bhf che hanno posto l’accento sul fatto che Ubisoft ha consumato 509 milioni di euro di tesoreria nell’esercizio concluso a marzo ed è il terzo anno consecutivo con un flusso di cassa negativo, rivedendo al ribasso le stime per l’esercizio in corso, in quanto gli obiettivi presentati dal management implicherebbero un calo del margine operativo.

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