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Perché la Borsa sente bene l’Antitrust su Amplifon

L'indagine conoscitiva avviata dal Garante del mercato e gli effetti in Borsa per il titolo Amplifon

Il Garante del mercato provoca un rosso al titolo Amplifon in Borsa. Ecco come e perché.

CHE COSA È SUCCESSO AL TITOLO AMPLIFON IN BORSA

Amplifon sprofonda a Piazza Affari con il titolo che ha perso durante la giornata oltre l’8% (per poi chiudere la giornata con un meno 3,91%) dopo che l’autorità Antitrust ha avviato un’indagine sui mercati degli apparecchi acustici.

Va detto che le azioni Amplifon sono sempre molto sensibili alle notizie che emergono, in positivo e in negativo (la settimana scorsa, per esempio, aveva registrato guadagni per circa cinque punti e ribassi di circa quattro), ha sottolineato l’agenzia di stampa Radiocor-Sole 24 ore.

PERCHÉ NASCE L’INDAGINE CONOSCITIVA DELL’ANTITRUST

L’indagine conoscitiva dell’Autorità non riguarda specificamente la società, ma il mercato nel suo complesso. Infatti l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’indagine conoscitiva sui mercati degli apparecchi acustici in Italia. Questi strumenti rispondono a bisogni di salute diffusi, hanno un impatto rilevante sulla vita quotidiana delle persone e possono rappresentare una voce di spesa significativa sia per i singoli consumatori sia per il Sistema sanitario nazionale.

IL MERCATO DEGLI APPARECCHI ACUSTICI

Secondo l’authority presieduta da Roberto Rustichelli, le condizioni attuali di mercato non sembrano garantire una piena trasparenza dei prezzi dei prodotti e dei servizi annessi. L’indagine intende approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati di riferimento, tenuto anche conto delle innovazioni tecnologiche sopraggiunte e delle recenti modifiche alla normativa di riferimento.

LA CONSULTAZIONE PUBBLICA AVVIATA DAL GARANTE

Contestualmente, l’Autorità ha avviato anche una consultazione pubblica sulle tematiche specificate nel provvedimento d’avvio dell’indagine. L’indagine seguirà ora il proprio corso e potrebbe tradursi in un nulla di fatto, così come in eventuali azioni dell’autority.

IL PUNTO DELL’AGENZIA RADIOCOR-SOLE 24 ORE

“Secondo gli analisti la notizia è completamente inattesa ed è ancora troppo presto per valutare le implicazioni che potrebbero portare a due scenari alternativi: maggiori misure di stimolo della domanda/sussidi per i consumatori o tetti di prezzo per gli apparecchi acustici e i servizi correlati – ha scritto Radiocor – Quest’ultimo scenario sembra più probabile, poiché l’Italia è storicamente un mercato privato per i servizi audioprotesici (come la Spagna e gli Stati Uniti), a differenza di Francia, Regno Unito e Paesi Bassi. L’Italia rappresenta attualmente circa il 17% delle vendite totali e “presenta margini molto buoni”.

I NUMERI DEL MERCATO

Secondo le stime del ministero della Salute, infatti, circa 7 milioni di italiani (il 12% della popolazione) ha problemi di udito e che il 30% di loro utilizzerebbe un apparecchio acustico. Numeri che con il progressivo invecchiamento della popolazione sono destinati ad aumentare, emerge dalla delibera del Garante.

LA DELIBERA DEL GARANTE COMUNICATA DAL GARANTE

L’Autorità intende approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati di riferimento, tenuto anche conto delle innovazioni tecnologiche e delle recenti modifiche della normativa di riferimento

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’indagine conoscitiva sui mercati degli apparecchi acustici in Italia. Questi strumenti rispondono a bisogni di salute diffusi, hanno un impatto rilevante sulla vita quotidiana delle persone e possono rappresentare una voce di spesa significativa sia per i singoli consumatori sia per il Sistema Sanitario Nazionale.

Secondo l’Autorità, le condizioni attuali di mercato non sembrano garantire una piena trasparenza dei prezzi dei prodotti e dei servizi annessi. L’indagine intende approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati di riferimento, tenuto anche conto delle innovazioni tecnologiche sopraggiunte e delle recenti modifiche alla normativa di riferimento.

Contestualmente, l’Autorità ha avviato anche una consultazione pubblica (Testo della consultazione) sulle tematiche specificate nel provvedimento d’avvio dell’indagine. Tutti i soggetti interessati possono inviare contributi pertinenti all’indirizzo e-mail IC55@agcm.it entro i prossimi 30 giorni.

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IL PROVVEDIMENTO SULL’INDAGINE CONOSCITIVA AVVIATA DALL’AGCM

IC55 – MERCATI DEGLI APPARECCHI ACUSTICI

Provvedimento n. 30771 L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 12 settembre 2023;

SENTITO il Relatore, Presidente Roberto Rustichelli;

VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO l’articolo 12, comma 2, della legge 10 ottobre 1990, n. 287, ai sensi del quale l’Autorità può procedere a indagini conoscitive di natura generale nei settori economici nei quali l’evoluzione degli scambi, il comportamento dei prezzi o altre circostanze facciano presumere che la concorrenza sia impedita, ristretta o falsata;

VISTO il D.P.R. 30 aprile 1998, n. 217 e, in particolare, l’articolo 17, relativo alle indagini conoscitive di natura generale;

CONSIDERATI i seguenti elementi:

1. Gli ausili per l’udito, o apparecchi acustici, sono dispositivi medici con la funzione di amplificare e/o compensare qualitativamente e quantitativamente il deficit uditivo conseguente a patologie congenite o acquisite. Si tratta di dispositivi anche tecnologicamente complessi che rispondono a bisogni di salute diffusi e con un impatto rilevante sulla vita quotidiana delle persone. Secondo stime recenti, hanno problemi di udito almeno 7 milioni di italiani, corrispondenti a oltre il 12% della popolazione nazionale e, di questi, circa il 30% attualmente impiega apparecchi acustici. Anche tenuto conto del progressivo invecchiamento della popolazione, come tale maggiormente soggetta a difficoltà uditive, si tratta di prodotti la cui diffusione è senz’altro destinata ad aumentare.

2. Gli apparecchi acustici possono costituire una significativa voce di spesa, già per i modelli più economici, sia per i singoli consumatori che per il Sistema Sanitario Nazionale (“SSN”), il quale, in base alla normativa vigente in materia di livelli essenziali di assistenza, può coprire almeno in parte le spese di acquisto2. I mercati di riferimento, relativi sia ai prodotti che ai servizi audioprotesici di configurazione dei dispositivi e assistenza, presentano peraltro strutture e dinamiche peculiari.

3. Sulla base delle informazioni disponibili, le condizioni attuali di mercato non sembrano garantire una piena trasparenza dei prezzi a beneficio dei consumatori, anche tenuto conto della significativa differenziazione esistente tra prodotti, con possibili esigenze di personalizzazione nella configurazione tecnica e in alcuni casi nella forma del dispositivo.

4. Rileva inoltre la difficoltà di distinguere tra prodotti e servizi di assistenza, anche in ragione della prassi corrente di fornire tali prodotti e servizi in maniera abbinata. Questo abbinamento, peraltro, ha implicazioni rilevanti anche per quanto attiene la possibilità per le stazioni appaltanti di procedere ad acquisti distinti per conto del SSN, con effetti significativi in termini di ampiezza e pluralità delle fonti di approvvigionamento e conseguenti risparmi di spesa.

5. Sempre secondo le informazioni già disponibili, alcune innovazioni tecnologiche stanno interessando sia le attività di produzione che quelle di distribuzione, in particolare per quanto riguarda la disponibilità di prodotti preconfigurati – cioè richiedenti un minore grado di personalizzazione – e la possibilità di fornire almeno parte dei servizi audioprotesici a distanza, con imprese che operano attraverso canali di rivendita online.

6. L’Autorità ritiene pertanto opportuno procedere ad un’analisi dei mercati degli apparecchi acustici in Italia, al fine di approfondire gli assetti di mercato e le relative dinamiche concorrenziali.

RITENUTO, pertanto, di dover procedere all’avvio di una indagine conoscitiva riguardante i mercati degli apparecchi acustici in Italia, in quanto sussistono circostanze che fanno presumere che, nel settore considerato, esistano ostacoli al corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali;

Tutto ciò premesso e considerato;

DELIBERA
di procedere, ai sensi dell’articolo 12, comma 2, della legge 10 ottobre 1990, n. 287, a una indagine conoscitiva sui mercati degli apparecchi acustici in Italia.
Nell’ambito di tale indagine, entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente delibera sul sito internet dell’Autorità, sarà possibile far pervenire contributi sui temi di cui ai precedenti paragrafi, con particolare riguardo a: (a) caratteristiche delle dinamiche commerciali ed evoluzione della domanda e
dell’offerta di apparecchi acustici, anche tenuto conto delle innovazioni tecnologiche nell’offerta di prodottie servizi nonché di recenti modifiche della normativa di riferimento; (b) sussistenza di criticità concorrenziali nei mercati degli apparecchi acustici, con specifico riferimento alla situazione italiana alla luce della normativa vigente; (c) efficienze e criticità delle modalità di acquisto degli apparecchi acustici da parte delle strutture ascrivibili alla sanità pubblica. Le relative comunicazioni, recanti la dicitura “IC55 – Mercati degli apparecchi acustici – Call for inputs” e l’indicazione della denominazione del mittente, dovranno essere inviate in formato editabile al seguente indirizzo elettronico: IC55@agcm.it.

Ove i soggetti interessati ritengano che le proprie comunicazioni contengano dati sensibili, dovranno fornire le stesse sia in versione riservata che in versione pubblica; qualora non risulti fornita una versione riservata, quanto ricevuto potrà essere pubblicato integralmente.

Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino e sul sito internet dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

IL SEGRETARIO GENERALE
Guido Stazi

IL PRESIDENTE
Roberto Rustichelli

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