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Perché EssilorLuxottica compra Espansione Group?

Espansione Group, che si appresta a chiudere il 2024 con 10 milioni di ricavi, è un'azienda specializzata nella progettazione e produzione di dispositivi medici non invasivi per la retina e ora verrà acquisita da EssilorLuxottica come parte dei suoi progetti nel settore med-tech. Tutti i dettagli

 

Come anticipato dal suo presidente e amministratore delegato Francesco Milleri, EssilorLuxottica ha intenzione di lanciarsi anche nel med-tech e, dopo l’acquisizione di una quota di maggioranza nella tedesca Heidelberg Engineering, ha ora finalizzato un accordo per l’acquisizione dell’italiana Espansione Group.

I PIANI DI ESSILUX NEL MED-TECH

“Vorrei rassicurare tutti gli azionisti che siamo concentrati sull’M&A e spero che potremo mostrare al mercato che la nostra attività sarà forte e veloce nei prossimi anni”, dichiarava Milleri lo scorso aprile rispondendo alle domande degli azionisti in assemblea, in occasione della sua terza rielezione per guidare il gruppo.

EssilorLuxottica oggi ha “un approccio un po’ diverso – aveva detto -, andiamo molto più sul med-tech, sulla parte medica delle eye-clinic”. Sul fronte delle cliniche oftalmiche, in particolare, Milleri aveva rimarcato: “Lo stiamo analizzando con molta attenzione, speriamo di iniziare a fare le prime mosse in questo mercato. È un mercato molto delicato perché i potenziali conflitti di interesse tra chi utilizza i nostri prodotti e la nostra azienda vanno gestiti con grande delicatezza e attenzione”.

L’ACCORDO CON HEIDELBERG ENGINEERING

Lo scorso ottobre il piano ha iniziato a prendere forma con l’acquisizione per 350 milioni di euro di una partecipazione dell’80% di Heidelberg Engineering, azienda tedesca specializzata in soluzioni diagnostiche, tecnologie chirurgiche digitali e soluzioni IT per l’oftalmologia clinica.

L’ACQUISIZIONE DI ESPANSIONE GROUP

La strategia del gruppo eyewear italo-francese prosegue ora con l’acquisizione di Espansione Group, azienda specializzata nella progettazione e produzione di dispositivi medici non invasivi per la retina, che si appresta a chiudere il 2024 con 10 milioni di ricavi.

“Siamo felici di dare il benvenuto nel nostro gruppo a un pioniere come Espansione – ha dichiarato Milleri -. L’investimento, realizzato con orgoglio in uno dei nostri Paesi di origine, amplia il portafoglio di tecnologie cliniche e consolida il nostro ruolo nel settore. Puntiamo a elevare gli standard nella cura della vista, a conferma della volontà di rafforzare un modello aperto e collaborativo, con prodotti e servizi accessibili a tutti”.

COSA FA ESPANSIONE GROUP

Espansione Group è specializzata nella progettazione e produzione di dispositivi medici non invasivi, brevettati a livello internazionale, per la diagnosi e il trattamento della sindrome dell’occhio secco, delle malattie della superficie oculare e della retina. “È pioniera nel med-tech – si legge nel comunicato – e offre i più elevati standard medici in più di 40 paesi nel mondo grazie alla tecnologia di fotobiomodulazione, Light Modulation Low-level Light Theraphy (Lllt), utilizzata in vari ambiti, tra cui l’oftalmologia e la dermatologia, oltre alla tecnologia Intense Pulsed Light (Ipl)”.

La società è nata come distributore di medical device oftalmici e a partire dagli anni 2000 si è aperta alla produzione di medical device dermatologici. Nel 2018 è entrata nel mercato oftalmico con tecnologie proprietarie e nel 2021 ha aperto il capitale a imprenditori privati per competere a livello globale. Tra le altre cose, ha sviluppato e brevettato una tecnologia originariamente utilizzata dalla Nasa sugli astronauti per la gestione delle ferite in missione.

ACCORDI IN VISTA CON GOOGLE E META?

A ottobre, Milano Finanza scriveva che “EssilorLuxottica starebbe anche dialogando con Google, per incorporare Gemini, assistente di AI del gruppo, in nuovi modelli di smart glasses. Anche Meta, il colosso di Mark Zuckerberg, sembra stia studiano una quota di acquisto nel gruppo. In attesa i capire se il social network investirà anche nel capitale della società dei Del Vecchio, le due realtà hanno esteso di altri dieci anni la collaborazione industriale che nel 2019 ha dato vita ai Ray-Ban stories, la prima generazione degli occhiali intelligenti” (proprio quelli utilizzati da Maria Rosaria Boccia nell’affaire che ha coinvolto l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano).

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