Tanto tuonò che piovve. Quasi un anno fa in India i Vda Sp (ovvero i Virtual Digital Assets Service Providers) erano stati inseriti come soggetti attenzionati nell’ambito del quadro antiriciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo secondo le direttive discendenti dal Prevention of Money Laundering Act del 2002.
IL “PREAVVISO DI SFRATTO” DELLA FIU
Due settimane fa, precisamente il 28 dicembre scorso, la Financial Intelligence Unit (FIU) del Ministero delle Finanze indiano aveva emesso una serie di avvisi di conformità nei confronti di nove fornitori di servizi di asset digitali virtuali offshore: Binance, Kucoin, Huobi, Kraken, Gate.io, Bittrex, Bitstamp, MEXC Global e Bitfinex.
COSA CONTESTA L’INDIA AGLI EXCHANGE ESTERI
Non ci sono vere e proprie accuse dietro, se non il mancato rispetto delle norme anti riciclaggio vigenti in India. Nel documento la Fiu afferma che ogni exchange che offre servizi agli utenti indiani deve registrarsi come “reporting entity” e presentare dichiarazioni al dipartimento delle imposte sul reddito. Parallelamente, la Financial Intelligence Unit ha raccomandato al Ministero dell’Elettronica e della Tecnologia dell’Informazione di bloccare i siti web degli exchange fino alla loro conformità.
IL BAN DI BINANCE E CO DALL’APPLE STORE
Per questo, nelle ultime ore l’App Store di Apple in India ha bloccato le applicazioni di Binance, KuCoin, Bitget, Huobi, OKX, Gate.io e MEXC, impedendo l’accesso alle stesse a nuovi utenti localizzati nel subcontinente.
Resta invece da capire se chi ha già registrato l’app sul proprio device possa o meno continuare a utilizzarla regolarmente o se presto l’accesso sarà impedito a livello statale come richiesto nei giorni scorsi dal dicastero economico al Ministero dell’Elettronica e della Tecnologia dell’Informazione.
