L’Oro si è mantenuto al di sopra del supporto tecnico, in area 1900 $, nonostante le molteplici sfide presenti sul mercato, tra cui la pausa “hawkish” della Federal Reserve e la previsione di tassi considerevolmente più alti nel 2024 e nel 2025 in virtù della resilienza economica.
La propensione al rischio è in calo da diverse settimane, spingendo il dollaro quasi ai massimi da sei mesi, mentre il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 2 anni hanno toccato il massimo del 2006 appena sotto il 5,2%.
COSA STA SUCCEDENDO
Secondo gli analisti le alte quotazioni dell’oro sono dovute al fatto che i mercati trovano in questa commodity una possibile copertura dal FOMC, in difficoltà nel garantire al mercato un “soft landing” inteso come riflesso dal ritorno dei tassi alla normalità.
In un recente articolo sul WSJ, intitolato “Why a soft landing could prove elusive”, Nick Timiraos, il giornalista noto come “il sussurro della Fed”, scrive di come quasi ogni atterraggio “duro” sembri inizialmente un atterraggio “morbido”. Sottolinea inoltre quattro sviluppi che attualmente ostacolano questa possibilità: la Fed che mantieni tassi alti troppo a lungo, un’economia sempre troppo calda, l’aumento dei prezzi del petrolio e una potenziale rottura del mercato finanziario.
COME VANNO ORO E ARGENTO
Il continuo sostegno dei prezzi dell’Oro saranno quindi e solo determinati dalla correlazione dei dati macroeconomici USA.
L’Argento è stato tra i vincitori a sorpresa in una settimana che ha visto un’impennata dei rendimenti obbligazionari e un calo delle aspettative per futuri tagli dei tassi.