Nonostante le misure di stimolo messe in campo da Pechino, sono tanti i brand occidentali che faticano senza gli acquisti dei consumatori cinesi. Non fa eccezione Estée Lauder, che ha registrato vendite in calo e ridotto le previsioni per l’anno fiscale 2025.
Intanto, il colosso statunitense del mercato dei cosmetici, dei profumi e dei prodotti per la cura della pelle e dei capelli ha annunciato che il presidente esecutivo del gruppo, Stéphane de La Faverie, sarà il nuovo Ceo che succederà a Fabrizio Freda dal prossimo gennaio.
VENDITE GIÙ
Le vendite di Estée Lauder sono calate del 4% nel trimestre conclusosi il 30 settembre, a causa del peggioramento del sentimento dei consumatori in Cina e della flessione in Asia che ha colpito i negozi duty-free dell’azienda.
La società ha inoltre registrato una perdita netta di 156 milioni di dollari, dovuta principalmente agli oneri associati alle controversie sul talco.
PREVISIONI NERE
Ma sembrano esserci nubi anche sui prossimi mesi infatti l’azienda ha ridotto le sue previsioni per l’anno in corso, citando l’incertezza sul nuovo amministratore delegato e la debolezza della domanda in Cina. Estée Lauder ha anche tagliato il suo dividendo “per passare a un rapporto di payout più appropriato, che creerà anche una maggiore flessibilità finanziaria per il nostro nuovo team dirigenziale per riaccelerare la nostra traiettoria di crescita redditizia”, ha detto Freda.
“Sebbene crediamo che le nuove misure di stimolo economico in Cina presentino un potenziale di stabilizzazione e, in ultima analisi, di crescita della bellezza di prestigio a medio-lungo termine, prevediamo ancora forti cali a breve termine per il settore in Cina e nel travel retail in Asia”, ha spiegato il Ceo uscente.
“Con questo complesso panorama del settore – ha aggiunto -, inclusa la particolare difficoltà nel prevedere i tempi di stabilizzazione e ripresa del mercato nel travel retail in Cina e in Asia, e nel contesto dei cambiamenti di leadership, stiamo solo pubblicando una previsione per il secondo trimestre e ritirando le nostre previsioni per l’anno fiscale 2025”.
Leggero ottimismo, invece, per una normalizzazione della crescita nel settore della bellezza di prestigio, in particolare in Nord America.
Ma per Bloomberg “la decisione di ritirare del tutto la guidance e di tagliare il dividendo suggerisce che il quadro finanziario è peggiore del previsto, dal momento che il proprietario di marchi come La Mer, Clinique, the Ordinary e Le Labo aveva già abbassato significativamente le sue previsioni annuali in agosto”.
LA REAZIONE DELLA BORSA
Alla notizia le azioni sono crollate nelle contrattazioni a New York, con un calo fino al 27%, il “più consistente mai registrato”, scrive Bloomberg, che ricorda che “quest’anno il titolo era già sceso del 40% fino a mercoledì, a fronte di un aumento del 22% dello S&P 500”.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Il mercato, secondo la testata economica, teme che Estée Lauder faccia troppo affidamento sulla Cina, nonostante abbia ripetutamente dichiarato a Wall Street di avere “molteplici motori di crescita”. Non la pensano così gli analisti di Evercore, i quali ritengono che per il gruppo “non ci sono ‘molteplici motori di crescita’, almeno non redditizi”. Inoltre, hanno aggiunto che le prospettive negative non sono però solo dovute alla Cina perché “l’attività di make-up di Estée, con una minore esposizione asiatica, sta perdendo denaro nonostante un miliardo di dollari di vendite”.
Anche per Olivia Tong, analista di Raymond James, che ha definito la previsione per il secondo trimestre “spaventosa”, “la visibilità rimarrà bassa nel breve termine e gli investitori continueranno a mettere in dubbio il ritmo della ripresa degli utili”.