Già naufragato otto anni fa, torna in auge il progetto di fusione tra Rai Way ed Ei Tower, le due società delle torri per la trasmissione del segnale televisivo.
Ieri sera, a mercato chiuso, Rai, F2i e Mfe – MediaForEurope (quest’ultimi due azionisti di Ei Towers) hanno annunciato la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding non vincolante per l’avvio, anche con il coinvolgimento di Rai Way e della stessa EI Towers, di “approfondimenti preliminari sugli aspetti industriali di una eventuale aggregazione”. È quanto riporta una nota della Rai (che controlla circa il 65% di Rai Way, la società che detiene il controllo e la gestione delle torri di trasmissione del servizio pubblico).
EiTowers è la società controllata al 60% da F2i e partecipata al 40% dal gruppo ex Mediaset, Mfe.
Tutti i dettagli.
COSA PREVEDE L’ACCORDO
Il memorandum prevede un periodo di esclusiva fino al 30 settembre 2025 e precisa i capisaldi della potenziale operazione: tra questi sono indicati il “mantenimento della quotazione della combined entity nonché la realizzazione della potenziale operazione con modalità che consentano di beneficiare dell’esenzione dall’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto, secondo quanto previsto dalla normativa rilevante in materia e una road map per la definizione dei termini della potenziale operazione entro la scadenza dell’esclusiva”.
IL CONTESTO NORMATIVO
Rai, F2i e Media for Europe (Mfe) hanno sottoscritto un Memorandum of understanding (Mou) per avviare analisi eventuale aggregazione nel rispetto del Dpcm del 22 maggio 2024, modificativo del Dpcm del 17 febbraio 2022. Quest’ultimo decreto firmato dall’allora presidente del Consiglio Mario Draghi apriva difatti alla possibilità per Rai, attualmente titolare del 65% della società delle torri televisive, di scendere sotto il 51% nell’azionariato. La soglia minima di capitale a cui Rai potrà scendere è il 30%. L’operazione ha spianato così la strada al riassetto del settore broadcasting in Italia.
AL VIA IL RISIKO DELLE ANTENNE TV
Inoltre, nel 2021 Ei Towers aveva completato la vendita delle torri tlc a Phoenix Tower International (con F2i) per 535 milioni di euro. In questo, la società ha così alleggerito la propria posizione nel mondo Tlc concentrando le proprie attività nel business delle torri broadcast per Tv e Radio.
Con la finalizzazione dell’acquisto da parte di Phoenix Tower di Towertel da Ei Towers, era tornato sotto i riflettori il progetto del processo di aggregazione Ei Towers-Rai Way. Già all’annuncio dell’operazione alla fine del 2020, gli analisti erano convinti che l’operazione avrebbe facilitato il processo di aggregazione tra Ei Towers e Rai Way, perché le due società hanno ora solo broadcasting towers.
Lo stesso amministratore delegato di Mfe, Pier Silvio Berlusconi, da tempo auspica le nozze tra le due società, segnala Il Giornale.
I PROSSIMI STEP
L’operazione resta soggetta, tra l’altro, allo svolgimento delle attività di due diligence, alla negoziazione e sottoscrizione di accordi vincolanti e all’approvazione da parte degli organi deliberativi delle parti coinvolte, nonché all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari.
IL COMMENTO DI EQUITA
L’esenzione dall’obbligo di Opa contenuto nel Memorandum implica che “l’operazione andrà al vaglio degli azionisti di minoranza (con il così detto whitewash), offrendo quindi elevate garanzie di un’operazione market friendly” spiegano gli analisti di Equita, ripresi dal Sole 24 Ore. Per questo motivo, gli analisti vedono «ostacoli limitati» alla finalizzazione dell’accordo, tanto più che non sono attesi “significativi rischi antitrust” e si aspettano che “l’analisi del dossier rimanga a livello italiano, dando maggiori garanzie anche su tempistiche più rapide rispetto ad un processo a livello europeo”.
La combinazione, sempre secondo Equita, potrebbe far emergere sinergie per 32 milioni di euro, “principalmente da costo (manutenzioni verso terzi, personale da ridurre grazie a piani di incentivazione”. Gli analisti ipotizzano “un’aggregazione carta contro carta che valorizzi Rai Way ed EiTowers sullo stesso multiplo, portando Rai al 31% del capitale (includendo la cessione del 15% del capitale di Rai Way), F2i al 23%, Mfe al 15%, con il resto flottante”.
L’ANALISI DI INTERMONTE
Infine, Intermonte ricorda che la possibile “firma di un Memorandum era già stata anticipata dalla stampa negli scorsi giorni”, valutando positivamente l’operazione, rileva Radiocor. “Il periodo di esclusiva fino al 30 settembre prossimo ci sembra piuttosto ampio – avverte la banca d’affari – ma potrebbe rivelarsi funzionale per aggiornare le simulazioni con la chiusura 2024 e forecast 2025 , valutare gli aspetti regolatori”, visto che la nuova entità opererà di fatto in un “regime di monopolio regolamentato”.