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Cosa (non) può fare Banco Bpm dopo l’Ops di Unicredit

L'Ops di Unicredit su Banco Bpm: la passivity rule coglie in castagna l'istituto guidato da Castagna? Il punto dell'avvocato Luca Picotti.

Opa/Ops nel settore bancario e passivity rule. Delicati equilibri tra una norma che vuole favorire la contendibilità del controllo, i tempi lunghi delle autorizzazioni bancarie e la necessità per l’organo amministrativo di gestire l’impresa.

Principali generali passivity rule.

  • Fonte: art. 104 TUF
  • Prescrizione: astenersi dal compiere atti o operazioni che possono contrastare con gli obiettivi dell’offerta.
  • Deroga: salvo autorizzazione dell’assemblea
  • Deroga: ricerca di un’altra offerta (c.d. cavaliere bianco).
  • Periodo: dalla comunicazione di cui all’art. 102 TUF (v. comunicato Unicredit 24/11) sino a chiusura offerta.
  • Estensione: art. 1 bis, per decisioni prese prima della comunicazione, da attuarsi, e la cui attuazione non rientri ‘nel corso normale delle attività della società’.
  • Operatività: di default nelle società quotate, salvo deroga prevista nello statuto e comunicata alla Consob (esito di una progressiva perdita del favor verso tale norma).
  • Problematiche nel settore bancario: i tempi di una opa qui sono più lunghi rispetto a quelli ordinari.

Tempi ordinari, salvo proroghe fisiologiche: comunicazione, 20 gg per depositare documento, 15 giorni per approvazione Consob, tra 15 e 35 per adesione. Nel settore bancario: prima della approvazione del documento, la Consob deve aspettare autorizzazioni (BI-BCE, al caso IVASS).

Di conseguenza, vi sono limiti di operatività per gli amministratori per diversi mesi, in un settore però che risponde anche ad altri interessi, come la sana e prudente gestione, che spesso richiede tempestività e operazioni straordinarie nell’interesse dell’impresa.

Ambito di rilevanza: diverse operazioni straordinarie devono comunque passare per l’assemblea (es. fusione), quindi la passivity rule aggiunge poco, salvo termini più brevi di convocazione (non ci sono più i quorum rafforzati, quindi si applicano quelli ordinari).

Diventa invece impattante, specie nel settore bancario per quanto qui sopra esposto, per le attività che normalmente il cda potrebbe compiere senza assemblea, tra cui alcune acquisizioni di asset, cessioni e in generale attuazione di piani industriali e di diversificazione.

Lamentela Banco Bpm: il cda ha censurato, chiedendo alla Consob chiarimenti, la strumentalità della ops di Unicredit, accusata di essere stata lanciata per ostacolare l’opa del Banco su Anima, comunicata una ventina di giorni prima.

Se l’opa lanciata con il deposito del documento d’offerta diviene irrevocabile (art. 103 TUF), ed è stata lanciata senz’altro prima dell’ops di Unicredit, il tema sono eventuali atti successivi che possano impattare sulla offerta di Unicredit. Esempio? Il rialzo del premio.

Può ora il Banco, con la passivity rule, rialzare il premio senza passare per l’assemblea? A sentire Orcel, e a leggere la norma focalizzandosi sugli ‘effetti’ degli atti e operazioni, verrebbe da dire di no: un rialzo avrebbe senz’altro effetti ostruzionistici sull’ops.

Peraltro, sembra che nel documento dell’Ops stessa sia stata posta come condizione l’assenza di rialzi, che avrebbe come effetto quello di rendere più costosa/meno conveniente l’ops di Unicredit. La lettura sugli effetti indicherebbe questo.

Va da sé che una applicazione rigida della passivity rule nel settore bancario è problematica. Un approccio più coerente si focalizzerebbe sulla ‘causa’: ossia solo sugli atti che hanno come causa l’ostacolo dell’offerta. Un rialzo invece può essere fisiologico nelle dinamiche.

Se non manifestamente irragionevole – e dunque a tradire una volontà di attuarlo solo per ostacolare l’ops – potrebbe essere ritenuto come un atto che rientra nel corso normale dell’attività. Lontano da operazioni straordinarie esclusivamente finalizzate ad ostacolare l’offerta.

Ovviamente, tale lettura è meno aderente al testo della norma e pertanto difficile da avanzare. Peraltro, in tema di opa-passivity rule la casistica non è così ampia, essendoci poche operazioni del genere all’anno. Sicché, per il cda di Banco non sara facile evitare l’assemblea.

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