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RFK Jr ozempic

Come andranno gli affari dei produttori di Ozempic&Co. con RFK Jr.?

È bastata la sua nomina a capo del dipartimento della Salute degli Stati Uniti per far crollare i titoli delle Big Pharma. Cosa succederà quindi con RFK Jr. nell'amministrazione Trump ad aziende come Novo Nordisk, produttore del famoso Ozempic, il cui valore è maggiore del Pil del suo Paese? Fatti, nomi, numeri e previsioni

 

Quando il presidente eletto Donald Trump ha scelto Robert F. Kennedy Jr. per guidare il dipartimento della Salute degli Stati Uniti i titoli delle case farmaceutiche non hanno apprezzato.

Tuttavia, nonostante il suo scetticismo sui vaccini permanga (e sia apparentemente condiviso anche da Trump che ha ipotizzato di eliminarne alcuni per i bambini), sembra essersi ammorbidito riguardo ai farmaci per la perdita di peso come Ozempic e Wegovy di Novo Nordisk e Zepbound di Eli Lilly.

Secondo gli analisti il settore dei farmaci per combattere l’obesità potrebbe raggiungere i 200 miliardi di dollari entro il 2031, ma parte del loro destino dipenderà anche da RFK Jr.

L’IMPATTO DELLA NOMINA DI RFK JR. SUI TITOLI FARMACEUTICI

Il 14 novembre scorso, dopo la nomina di RFK Jr. (noto per la sua posizione anti-vaccinista e le sue dichiarazioni complottiste), a Wall Street, i titoli del settore farmaceutico sono andati giù, con Moderna, Novavax e Pfizer che hanno rispettivamente perso oltre il 5%, più del 7% e il 2%. Anche il giorno seguente le cose non sono andate meglio e si è aggiunta Biontech, che ha perso il 4,8%.

Tuttavia, come scriveva Borsa italiana, sono stati sotto pressione “non solo i titoli dei produttori di vaccini” ma anche quelli dei produttori di farmaci anti-obesità proprio perché il futuro capo del dipartimento della Salute non ha nascosto la sua ostilità nemmeno a loro e il 15 novembre Eli Lilly e Novo Nordisk hanno ceduto entrambi il 4,3%.

IL GIRO D’AFFARI DI NOVO NORDISK&CO.

Un mercato che potrebbe espandersi fino a 200 miliardi di dollari entro il 2031. È questa una delle ultime previsioni degli analisti riguardo al settore dei farmaci per la perdita di peso. Gli stessi analisti, in un rapporto della scorso settembre citato da Reuters, ritengono che 16 nuovi farmaci potrebbero essere lanciati entro il 2029.

Il documento prevede anche che, entro il 2031, il 41% dei soggetti con diabete e quasi un quarto dei pazienti affetti da obesità, ma non diabetici, assumeranno un farmaco agonista del recettore per l’ormone GLP-1, ovvero che aiuta i soggetti sovrappeso o obesi a perdere tra il 15% e il 20% del loro peso corporeo e a ridurre il rischio di problemi cardiaci.

AZIENDE E PREVISIONI DEGLI ANALISTI

Oltre ai noti Novo Nordisk, il cui valore quest’anno ha superato quello del Pil del suo Paese, ovvero la Danimarca, ed Eli Lilly, che ne teme la concorrenza, i potenziali nuovi trattamenti includono quelli di Boehringer Ingelheim e Zealand Pharma, Roche, Amgen e Pfizer. Gli analisti segnalano anche quelli di Structure Therapeutics, Viking Therapeutics e Altimmune.

inoltre, nei prossimi 18 mesi gli esperti si aspettano “acquisizioni significative da parte di grandi aziende farmaceutiche nel settore dell’obesità, con l’obiettivo di colpire le società più piccole specializzate nello sviluppo di questi farmaci”. Tra i potenziali obiettivi di acquisizione ci sarebbero Structure, Viking e Altimmune e, secondo i dati di PitchBook riportati da Reuters, “aziende private come NodThera, Corteria e Diasome hanno una probabilità superiore al 50% di essere acquisite”.

COSA NE SARÀ DEI FARMACI ANTI-OBESITÀ CON RFK JR.?

RFK Jr., che in passato si è schierato con forza contro l’uso crescente di questi farmaci, ieri – pur ribadendo la centralità di una sana alimentazione, oltre che dell’attività fisica, come approcci fondamentali contro l’obesità – si è mostrato meno rigido.

“Il primo passo dovrebbe essere lo stile di vita – ha detto -. Dovrebbe essere mangiare bene, assicurarsi di non diventare obesi”, ma “per i farmaci GLP-1 c’è spazio”. “Se solo dessimo del buon cibo, tre pasti al giorno, a ogni uomo, donna e bambino del nostro Paese, potremmo risolvere l’epidemia di obesità e diabete da un giorno all’altro”, aveva dichiarato prima delle elezioni.

AMICI NEMICI?

Le resistenza di RFK Jr. ai farmaci anti-obesità, osserva Quartz, si scontrano poi con un futuro collega (che, tra l’altro, mette bocca, su ogni cosa): Elon Musk. L’uomo più (vergognosamente) ricco del mondo infatti, dopo averlo testato sul proprio corpo, è stato tra i primi a pubblicizzare gli effetti miracolosi di Wegovy per la perdita di peso e lo scorso mercoledì si è anche pubblicamente speso, con un post su X, per un loro maggiore utilizzo: “Nulla migliorerebbe di più la salute, la durata della vita e la qualità della vita degli americani che rendere gli inibitori del GLP super economici per il pubblico. Non c’è nient’altro che ci si avvicini”.

RFK Jr Ozempic

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