Fincantieri chiude il bilancio 2023 ancora in rosso ma con ordini e ricavi in aumento.
Il gruppo navale di Trieste ha archiviato l’esercizio dello scorso anno con un risultato netto negativo per 53 milioni di euro, in risalita rispetto al risultato negativo per euro 324 milioni del 2022; il risultato d’esercizio adjusted, al netto dei proventi ed oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti, è negativo per 7 milioni, in miglioramento rispetto al risultato netto negativo per euro 108 milioni del 2022. Allo stesso tempo la società ha registrato ricavi per 7,65 miliardi di euro, in crescita del 2,8% rispetto ai 7,44 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente.
Gli ordini pari a 6,6 miliardi di euro, risultano in aumento del 23,9% rispetto al 2022, attraverso “un’importante accelerazione” a dicembre nel segmento offshore.
È quanto emerge dai risultati finanziari sul 2023 approvati il 7 marzo dal Cda riunitosi sotto la presidenza del generale Claudio Graziano. I risultati raggiunti nel 2023 sono “eccellenti”, e “superano così i target” prefissati, ha commentato l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero.
Ecco tutti i dettagli.
CRESCONO I RICAVI DI FINCANTIERI
Nello specifico, i ricavi in aumento del 2,8% fino a 7,7 miliardi di euro risultano “in linea con le previsioni per il 2023 e con le aspettative di crescita del Piano Industriale”. I settori Offshore e Navi speciali e Sistemi, Componenti e Infrastrutture chiudono il 2023 con ricavi in aumento del 42,5% e del 20,1% rispetto all’anno precedente, compensando la già prevista leggera diminuzione dei ricavi del settore Shipbuilding. Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 74% (79% nel 2022), Offshore e Navi speciali per il 13% (9% nel 2022) e Sistemi, Componenti e Infrastrutture per il 13% (11% nel 2022) sul totale ricavi e proventi di gruppo.
ANCORA BILANCIO IN ROSSO
Tuttavia, il risultato netto è negativo per il costruttore navale guidato da Pierroberto Folgiero, ma in deciso miglioramento rispetto all’anno precedente. Fincantieri ha registrato infatti una perdita netta di 53 milioni di euro rispetto a 324 milioni di euro dell’anno precedente.
ORDINI E CARICO DI LAVORO
CRESCONO I MARGINI
MIGLIORA L’INDEBITAMENTO
Al 31 dicembre la posizione finanziaria netta è a debito per 2,27 miliardi (5,7 volte l’ebitda) e migliora del 10,3% rispetto a fine 2022 per 2,5 miliardi euro. La generazione di cassa è stata positiva per 201 milioni (-672 milioni nel 2022).
CONFERMATA LA GUIDANCE
Infine, per il 2024 Fincantieri conferma la guidance di 8 miliardi di ricavi (+4,5% circa) e una marginalità intorno al 6% oltre a prevedere che la leva finanziaria si collochi tra 5,5 e 6,5 volte a fine 2024 (6-7 volte la stima nel piano 23-27), “che evidenzia il percorso di deleveraging in forte anticipo su quanto previsto dal piano industriale”.
LE PAROLE DI FOLGIERO
“Nel primo anno del nuovo Piano Industriale abbiamo costruito e concretizzato un significativo aumento della redditività” ha commentato Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri. “Questi risultati – ha spiegato – sono frutto della disciplina finanziaria e della solida performance operativa dello Shipbuilding militare e civile e di una forte ripresa dell’attività commerciale del settore Offshore e Navi speciali. Proprio il segmento Offshore ha segnato un’accelerazione a dicembre dei nuovi ordini. Complessivamente, nel 2023 ne abbiamo acquisiti per 6,6 miliardi, a fronte di 5,3 miliardi nel 2022”.