Il risultato della votazione di ieri dell’assemblea dei soci di Monte dei Paschi di Siena ha dato slancio all’istituto senese partecipato dal Tesoro per la sua operazione su Mediobanca. Un risultato previsto alla vigilia, ma arrivato con percentuali superiori a quanto ci si aspettasse. L’assise, infatti, ha dato l’ok all’aumento di capitale di Mps, passo fondamentale per l’Ops su Piazzetta Cuccia dal valore di oltre 13 miliardi. Il sì è giunto dall’86,4% dei voti delle azioni presenti in assemblea, il no dall’11,8% mentre gli astenuti sono stati l’1,7%. L’affluenza si è attestata in linea con le aspettative al 73,6%, quindi in sostanza il 63,59% del capitale di Mps ha votato a favore.
CHI HA VOTATO A FAVORE SU AUMENTO DI CAPITALE MPS E OPERAZIONE SU MEDIOBANCA E CHI NO
Gli azionisti maggiori di Siena sono stati tutti concordi: il ministero dell’Economia con il suo 11,7%, il gruppo Caltagirone che è passato al 5,02 al 9,96%, Delfin salito dal 9,7 al 9,86%, ma anche Banco Bpm (5%) e Anima (3,99%). Oltre a loro, la luce verde è stata accesa da Vanguard (3,5%), Amundi (1%), Norges Bank (2,6%), Pimco (1,5%), Algebris (1%) e le casse previdenziali come Enpam (2%), Inarcassa e Enasarco (entrambe con il 3%). A votare contro, invece, alcuni investitori statunitensi ma che controllano piccole porzioni di quote: New York City Comptroller, Sba Florida, Calvert, Cpp Investments.
LA SODDISFAZIONE DEI VERTICI DI MPS
A esprimere tutta la soddisfazione per il voto, e in prospettiva per l’operazione su Mediobanca, sono i vertici di Mps. L’amministratore delegato Luigi Lovaglio ha spiegato di aver fatto “oltre 100 incontri con gli investitori” e che “man mano che si facevano questi incontri percepivamo che c’era una comprensione del progetto”. Per questo “siamo molto orgogliosi che i nostri azionisti ci hanno appoggiato e questo ci dà una ulteriore spinta di fiducia”, ha detto ancora Lovaglio. L’ad ha sgombrato il campo sui dubbi riguardo le differenze tra Mediobanca e Mps: “Abbiamo spiegato ampiamente che la cultura è assolutamente comune perché penso che Mediobanca e Mps abbiano in mente una sola cosa, il bene dei clienti e il bene dei dipendenti”. Anzi, lo sguardo va anche oltre: “Questa operazione crea i presupposti perché Mps possa giocare un ruolo da protagonista ora e anche domani in un mercato che andrà necessariamente e ulteriormente a consolidars”.
L’OPS DI MPS SU MEDIOBANCA: I PROSSIMI PASSI
L’iter è stato definito: l’operazione su Mediobanca potrebbe compiersi tra giugno e luglio. A metà giugno, infatti, dovrebbero arrivare i via libera della Consob e della Bce. Da lì quindi inizierà l’offerta sul mercato. L’obiettivo di Mps è arrivare al 66,7% di Mediobanca, ma potrebbe anche accontentarsi del 51%, soglia sotto cui però non può scendere.
IL COMMENTO DI GIORGETTI SUL SUCCESSO DEL GOVERNO
Tra chi ha commentato lo sviluppo dell’assemblea, anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Lo Stato si è ritrovato una banca scassata, poi incredibilmente è stata risanata e ora è una banca dove tutti vogliono mettere la scarpetta”, ha detto Giorgetti, mal celando la soddisfazione del governo per l’evoluzione presa da Mps e per la sempre più vicina creazione del terzo polo bancario, nel corso della presentazione a Roma del settimanale Moneta del gruppo editoriale di Angelucci (Giornale, Libero e Tempo) intervistato da Mario Sechi, direttore del quotidiano Libero.
L’ESULTANZA DELLA LEGA CON SALVINI E BORGHI
All’interno dell’esecutivo c’è una parte che più delle altre ha accolto con grande entusiasmo il risultato dell’assemblea: la Lega. Giorgetti ne è il volto più ‘diplomatico’. Ma a esultare sono stati anche il leader Matteo Salvini e il senatore Claudio Borghi che ci hanno tenuto a mettere il cappello leghista al risanamento della banca e alle mosse della banca senese. Il vicepremier con un post sui social ha parlato di “un’altra pagina nella storia finanziaria del nostro Paese” scritta da Mps “nonostante la sinistra, solo pochi anni fa, la volesse liquidare definitivamente”.
“Gli azionisti del Monte hanno approvato i risultati per l’anno 2024, un altro bilancio straordinario che conferma tutta la fiducia che la Lega ha riposto in questo Istituto e nelle energie del suo territorio” ha rimarcato Salvini. E ancora: “Nella prospettiva di creare ancora più valore per l’economia del nostro Paese, gli azionisti hanno approvato con larghissimo consenso l’aumento di capitale per l’Offerta pubblica di scambio su Mediobanca. Sarà ovviamente il mercato a decidere ma conferma che la battaglia fatta per la sua esistenza dalla Lega era giusta”.
A confermare la linea della Lega è stato anche l‘economista Borghi: “Il via libera all’aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena per completare l’operazione di aggregazione con Mediobanca è un grande momento per la storia del credito in Italia. Dopo anni di spoliazione della banca più antica del mondo da parte della sinistra, che aveva portato il Monte dei Paschi all’agonia, si è compiuto un vero miracolo”, ha detto il senatore. Borghi ha sottolineato il rafforzamento patrimoniale “fra i primi atti di questo governo e fortemente voluto dalla Lega” che “ha fatto rinascere” l’istituto di Siena “fino a farlo diventare il pilastro di un nuovo assetto per il sistema del credito Italiano, più forte e pronto per sostenere l’economia nazionale come ha sempre fatto da secoli”.