Le paure legate alla politica sono diminuite la scorsa settimana, quando i mercati hanno ridotto l’apprensione nei confronti delle elezioni francesi, facendo salire il valore degli asset di rischio e l’euro, indebolendo il dollaro. La massiccia vittoria a sorpresa della sinistra alle elezioni dell’Assemblea francese, tuttavia, ha avuto scarso impatto sui mercati nelle prime ore dei mercati asiatici. Gli investitori sembrano compensare l’ottimismo per la sconfitta dell’Assemblea Nazionale con le preoccupazioni per il primo posto della sinistra, lasciando l’euro sostanzialmente invariato rispetto alla chiusura di venerdì, ma comunque in netto rialzo rispetto ai livelli registrati subito dopo le elezioni europee. Più in generale, la scomparsa dei premi al rischio politico e la persistente debolezza dei dati economici statunitensi hanno fatto crescere quasi tutte le principali valute mondiali rispetto al dollaro USA.
L’incertezza politica negli Stati Uniti sulla candidatura di Biden non ha ancora avuto un impatto significativo sul mercato, quindi l’attenzione si sposterà ora sulle contrattazioni politiche nell’Assemblea francese, dove destra, sinistra e centro sono tutti molto lontani dall’avere i numeri necessari per governare. Per quanto riguarda l’economia, l’attenzione si sposterà dall’apparente rallentamento dei dati economici statunitensi all’inflazione USA, con la pubblicazione mercoledì del report di giugno. Gli economisti prevedono ottimisticamente un ritorno agli aumenti mensili dello 0,2% che segnalerebbero un ritorno alla normalità e agli obiettivi di inflazione della Fed, consentendo alla banca centrale di iniziare i tagli dei tassi dopo l’estate.
EUR
La valuta comune ha registrato un rialzo per tutta la settimana in risposta ai dati sul lavoro statunitensi deboli e alle speranze di un’assemblea francese sospesa che privi di potere sia l’estrema destra che l’estrema sinistra. Per quanto riguarda quest’ultima, i risultati effettivi sembrano aver convalidato le aspettative, ma il risultato più forte del previsto della sinistra potrebbe frenare il rally dell’euro nel breve termine. Il calendario economico e politico dell’Eurozona è scarno questa settimana, per cui si prevede che l’euro reagirà soprattutto ai titoli politici francesi e al dato sull’inflazione statunitense di giovedì.
USD
Forse è un po’ troppo presto perché i mercati valutari inizino a pesare l’aumento delle probabilità di una vittoria di Trump a novembre, quindi i segnali di ammorbidimento dei dati economici statunitensi stanno guidando i mercati. Il dato sui salari di giugno contiene ulteriori segnali di un rallentamento, in quanto il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%, i dati sulla creazione di posti di lavoro sono stati rivisti al ribasso e la crescita dei salari è rallentata. I dati non sono ancora definitivi ma, insieme al previsto rallentamento dell’inflazione di giugno, sembrano dare la possibilità alla Federal Reserve di tagliare i tassi due volte nel 2024, a partire da settembre. In tal caso, ci aspettiamo che il dollaro ceda parte dei suoi guadagni del 2024 prima della fine dell’anno.
GBP
L’ampia maggioranza prevista per i laburisti alle elezioni generali è stata largamente prezzata dai mercati e ha avuto un impatto poco significativo sulla sterlina. Va notato che il Regno Unito è riuscito ad amplificare il suo margine di vittoria, sebbene in termini percentuali sia stato notevolmente inferiore a quanto previsto. L’attenzione si sposta ora sull’economia, con una serie di dati di maggio in uscita giovedì, tra cui la produzione industriale e il PIL mensile. Inoltre, sono previsti gli interventi dei policymaker della Banca d’Inghilterra, per la prima volta dopo la riunione di giugno.