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Che cosa sta succedendo fra Tim di Genish e Agcom di Cardani

 

“Le preoccupazioni sulle tariffe all’ingrosso non sono legate a proposte imminenti perché la consultazione di mercato andrà a fine luglio”, ha detto il presidente di Agcom, Angelo Marcello Cardani, a margine della presentazione del rapporto sui Big Data, dopo le dichiarazioni di ieri dell’amministratore delegato di Tim, Amos Genish, che ha espresso preoccupazione “per il costante calo dei prezzi” annuali all’ingrosso di accesso alla rete.

LE PAROLE DI CARDANI (AGCOM)

“Peraltro noi quando applichiamo i prezzi all’ingrosso, applichiamo dei modelli molto precisi che si hanno sulla dinamica dei costi, sui tassi d’interesse, sugli investimenti realizzati e quindi il tasso di discrezionalità delle Autorità è molto basso”, ha spiegato Cardani, sottolineando che a parlare sono “i modelli regolatori, non e’ una decisione discrezionale dell’Autorità”.

LE PROSSIME MOSSE DI TIM SULLA RETE

Tim si prepara a lanciare ad inizio 2019 la NetCo, l’entità che sarà proprietaria della rete dopo la separazione legale. Ad indicare i tempi è il capo azienda del gruppo, Genish ,che, all’indomani del primo via libera al progetto arrivato dall’Agcom, si dice soddisfatto ma esprime anche preoccupazione per il continuo calo dei prezzi di accesso alla rete, che rischia di minare la sostenibilità della NetCo.

DOSSIER MULTA

Intanto però Tim incassa la decisione del Tar del Lazio di sospendere la maxi multa inflitta per il Golden power. Il tribunale amministrativo ha infatti stabilito, con decreto monocratico, la sospensione momentanea della sanzione da 74,3 milioni (che andava pagata entro l’8 giugno) inflitta dalla Presidenza del Consiglio a Tim per la violazione degli obblighi relativi alla normativa sui poteri speciali legata alla mancata comunicazione da parte del socio Vivendi dell’assunzione del controllo di fatto del gruppo. E’ stata quindi fissata per il 4 luglio l’udienza per la discussione del ricorso (che chiede l’annullamento e la sospensione immediata dell’efficacia del decreto) in Camera di Consiglio.

CAPITOLO RETE

Nel frattempo il progetto di separazione della rete va avanti. Due giorni fa è arrivato il primo via libera dell’Agcom, che ora sottoporrà il progetto a consultazione pubblica, mentre l’approvazione della strategia da parte dell’Autorità è attesa entro l’anno. Significativo, in questo senso, il tweet di Antonio Nicita, commissario Agcom, sul tema:

LE PAROLE DI GENISH

“La decisione dell’Agcom è una pietra miliare molto importante per noi per perfezionare il processo entro la fine dell’anno e lanciare la NetCo a inizio gennaio 2019″, ha annunciato Genish, in occasione della Relazione annuale dell’Organo di vigilanza sulla parità di accesso alla Rete (uno dei temi più delicati affrontati in questi 10 anni e’ il numero elevato di rifiuti di attivazione dei servizi all’ingrosso a danno dei concorrenti di Tim), che ha indicato nella societarizzazione un'”opportunità unica”.

GLI AUSPICI DI TIM

La separazione della rete è “grande vantaggio” per l’azienda e il Paese, ha sottolineato Genish, che conta di incontrare presto il neo ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio con cui è sicuro di avere un dialogo “molto produttivo e positivo” come con il precedente Governo. Il manager israeliano ha pero’ avvertito sul fatto che il costante calo dei prezzi annuali all’ingrosso di accesso alla rete “rischia di minare la sostenibilità della NetCo”: “Dobbiamo essere sicuri che la società abbia le risorse per sviluppare la fibra ovunque serva”, ha detto Genish, sollecitando la necessita’ di “un modello per i prezzi all’ingrosso per il paese”.

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