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Che cosa (non) va nella lettera di Gualtieri a Bruxelles. Il commento di Liturri

La corrispondenza tra Mef e Commissione europea sulle misure economiche del governo. E il commento dell'analista Liturri

“La montagna ha partorito il topolino. Non viene in mente frase migliore per commentare la lettera indirizzata giovedì sera dal ministro Roberto Gualtieri al vice presidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis, ed al Commissario per gli Affari Economici, Paolo Gentiloni. Il tono remissivo e la prostrazione alle inviolabili regole UE, fanno apparire i precedenti ministri Piercarlo Padoan e Giovanni Tria due pugnaci patrioti”.

Così ha scritto oggi l’analista Giuseppe Liturri sul quotidiano La Verità fondato e diretto da Maurizio Belpietro, commentando la lettera del ministro dell’Economia.

“Come ben sapete, Coronavirus Covid-19 ha improvvisamente colpito l’Italia molto duramente nelle ultime due settimane. Il governo e le autorità regionali hanno dato la priorità alla protezione della salute dei cittadini bloccando i cluster di infezione e mettendo in atto una serie di misure preventive che colpiscono le regioni più ampie e, per alcuni aspetti, l’intero paese”. A scriverlo è stato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nella lettera indirizzata al vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e al commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni.

“Ad esempio, oggi il governo ha deciso di chiudere tutte le scuole e le università del paese fino al 15 marzo. Inoltre, altri Paesi hanno annunciato restrizioni sui viaggi in Italia. Un certo numero di settori della nostra economia, compresi i trasporti, l’alloggio, i servizi turistici, l’intrattenimento, le attività culturali e le fiere ne soffriranno di conseguenza. Questa nuova fase dell’emergenza Covid-19 aggraverà – sottolinea Gualtieri – gli effetti di contrazione sulla nostra industria manifatturiera del calo del commercio internazionale con la Cina e i paesi terzi. La ricaduta economica sarà ampia e non possiamo prevederne con precisione la durata in questa fase”.

“La lettera – commenta oggi Liturri su La Verità – parla di evento straordinario “improvviso”, aggettivo su cui ci sarebbe da discutere dopo alcune settimane passate al motto di “abbraccio un cinese”, salvo poi trovarsi di fronte ad un’impennata di contagi. Contiene inoltre due ammissioni, quasi a mezza bocca: il rallentamento dell’economia era già in atto prima dell’epidemia, e questo fa strame delle parole di Gualtieri, che ancora a gennaio si ostinava a ripetere che ci sarebbe stato un rimbalzo nel primo trimestre, dopo il segno negativo del quarto trimestre 2019. Inoltre si sottolinea il buono stato del bilancio pubblico, che ha chiuso il 2019 con un deficit al 1,6%, il più basso dal 2007, nonostante tutta la grancassa sul “conto del Papeete”, ed è ben avviato anche il 2020″.

Oggi è stata resa pubblica la risposta della Commissione Ue. Il Vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e il Commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, hanno risposto alla lettera inviata a Bruxelles il 5 marzo scorso dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, per illustrare alla Commissione Europea la decisione di proporre al Parlamento italiano una Relazione per ottenere l’autorizzazione allo scostamento dal deficit programmatico previsto nella Nadef 2019 alla luce dell’emergenza Covid-19. Lo rende noto il Mef in un comunicato.

Nella loro replica, il Vice presidente Dombrovskis e il Commissario Gentiloni, sottolineano che la Commissione Europea “loda gli sforzi del governo e del popolo italiano, che stanno contribuendo in modo considerevole a contenere la diffusione del Covid-19 nell’Unione Europea” e specificano che “le spese una tantum sostenute per far fronte alla diffusione dell’epidemia, sono escluse per definizione dal calcolo del bilancio strutturale e non vengono prese in considerazione nella valutazione dell’adeguatezza dello sforzo di bilancio previsto in base alle regole attuali”.

Quindi, nel valutare il Programma di Stabilità per il 2020 la Commissione terrà conto della necessità di adottare misure urgenti per salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini e mitigare gli effetti negativi del Coronavirus sull’economia, che vanno considerate compatibili con le regole europee.

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