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L’economia in Germania arranca, ecco gli ultimi dati

Ecco gli ultimi dati (non confortanti) sull'economia tedesca

In Germania le aziende hanno sorprendentemente ridotto la loro produzione a novembre 2023 per il sesto mese consecutivo. L’industria, l’edilizia e i fornitori di energia hanno prodotto complessivamente lo 0,7% in meno rispetto al mese precedente, secondo quanto comunicato dall’Ufficio federale di Statistica (Destatis). Un risultato negativo che sorprende, pur nel clima depresso che l’economia tedesca ormai vive da mesi, giacché gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,2%, dopo il calo dello 0,3% in ottobre.

LA DELUSIONE DEGLI ECONOMISTI PER LA GERMANIA

Invece del segno più, si è invece ripetuto quello meno, segno che i motori sono ancora imballati.

“Il nuovo significativo calo della produzione industriale dimostra che le aziende stanno reagendo sempre più al vuoto degli ordini”, ha dichiarato Jörg Krämer, capo economista della Commerzbank, in un commento al quotidiano economico Handelsblatt, “i recenti aumenti dei tassi di interesse a livello globale in risposta all’alta inflazione stanno facendo sentire il loro peso”.

MIGLIORAMENTI A BREVE NON SONO IN VISTA

Un miglioramento a breve non è in vista. Lo ammettono anche le fonti istituzionali. “Alla luce degli attuali indicatori anticipatori, come gli ordini in entrata e il clima aziendale, non ci si può aspettare una rapida inversione di tendenza nell’economia industriale”, ha commentato il ministero federale dell’Economia guidato dal verde Robert Habeck in merito all’attuale sviluppo. Da settembre a novembre, le nuove attività industriali sono state inferiori del 4,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Resta lo spazio per la speranza e l’ottimismo, ingredienti necessari per chi guida un’economia importante come quella tedesca, nonostante i dati reali continuino a spingere più in avanti l’agognata risalita. I portavoce del ministero, interpellati nelle conferenze stampa di questi giorni, ribadiscono che “alla luce della prevista ripresa dell’economia interna e dell’aumento delle esportazioni, si spera sempre in una ripresa nel corso dell’anno”.

INDUSTRIA DELL’EXPORT IN CALO

I dati industriali del momento rivelano però la faccia dura della crisi in corso. Sempre secondo quanto riportato dall’Ufficio federale di Statistica di Wiesbaden, la sola industria dipendente dalle esportazioni ha prodotto lo 0,5% in meno a novembre rispetto al mese precedente. La produzione di beni strumentali, come macchinari e veicoli, ha subito un calo particolarmente marcato dello 0,7%. I beni intermedi sono diminuiti dello 0,5% e i beni di consumo dello 0,1%.

LA CRISI NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

L’unico dato in risalita riguarda la produzione di energia, che è invece cresciuta del 3,9%. Ma si arriva da numeri molto bassi in tutti i mesi precedenti del 2023. Tanto è vero che anche dati che potrebbero essere positivi come quelli sulle emissioni di CO2, in realtà tradiscono motivi negativi.

Secondo i dati preliminari di uno studio del think tank Agora Energiewende, nel 2023 le emissioni di CO2 in Germania sono infatti diminuite drasticamente. Con 673 milioni di tonnellate, le emissioni sono state inferiori del 46% rispetto all’anno di riferimento 1990. Si tratta del livello più basso dagli anni Cinquanta.

Ma per Simon Müller, responsabile di Agora Energiewende in Germania, le ragioni principali di questo sviluppo sono diverse: la produzione di energia elettrica da carbone ha raggiunto un minimo storico, ma soprattutto c’è stato un calo della produzione a causa della crisi.

Infine il dato novembrino di Destatis sul settore delle costruzioni, dove la produzione si è ridotta del 2,9%. L’industria delle costruzioni è alle prese con gli alti costi degli interessi, che rendono cauti gli investitori privati e professionali e il settore versa in una crisi che solo qualche anno fa appariva inimmaginabile.

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