Il 2024 rischia di essere l’annus horribilis degli automobilisti italiani: dopo la fine degli aiuti governativi e il ripresentarsi del caro benzina cui si è aggiunto l’aumento dei pedaggi autostradali dal primo gennaio, Telepass annuncia nuovi rincari guarda caso per la stagione estiva, quella dei viaggi.
I RINCARI DI TELEPASS DI LUGLIO SARANNO DEL 113%
Dal 1° luglio 2024 infatti il canone Telepass “Base” passa dagli attuali 1,83 a 3,90 euro al mese: un aumento di oltre il 113%. Altroconsumo ricorda che chi è un utente Telepass Family può recedere entro il 30 giugno 2024, mentre in tutti gli altri casi, comunicare la disdetta del Telepass è una procedura che può essere fatta online, al telefono (al numero verde 800 904940 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00) o in uno dei punti assistenza sul territorio.
TUTTO SUL NUOVO AUMENTO DEL TELEPASS
Proprio in queste ore, Telepass sta comunicando agli utenti le prossime modifiche dell’offerta del canone del servizio.
L’operatore ha spiegato che questi ritocchi all’insù del listino si sono resi necessari a causa dell’incremento dei costi e degli investimenti, oltre al miglioramento continuo dei servizi offerti e al riposizionamento sul mercato dell’offerta stessa, che come Start aveva già raccontato diventa via via più digitale.
I clienti che aderiscono al servizio Telepass Plus entro il 2 maggio 2024 avranno accesso a oltre 25 servizi di pagamento, inclusi Skipass, trasporto pubblico e treni, rispetto ai 6 offerti dal piano base di Telepass. Inoltre, sarà possibile associare due targhe a ogni dispositivo.
CONVIENE IL PAY PER USE?
L’offerta “Pay per use” subirà ritocchi, passando da un costo mensile di 2,50 euro a un costo di 1 euro al giorno a partire dal 1° luglio.
RINCARI TELEPASS E AUMENTI AUTOSTRADALI
Come si ricordava, oltre ai rincari Telepass di luglio sul portafoglio degli automobilisti grava già da ormai cinque mesi anche l’aumento dei prezzi delle tariffe autostradali. Altroconsumo già lo scorso gennaio, analizzando le tariffe vigenti in 38 tratte autostradali nazionali, aveva confermato aumenti medi del 2,2%.
A essere colpite maggiormente – avvertiva sempre Altroconsumo – le autostrade più frequentate dai pendolari, come quelle nelle vicinanze di Milano e Roma: su quelle tratte gli aumenti sono arrivati a superare anche il 5%.