Dazi non vi temo.
L’azienda numero uno al mondo nello streaming video convince i mercati confermando le sue previsioni di fatturato per il 2025 e con utili del primo trimestre superiori alle aspettative degli analisti.
Oggi le azioni del colosso americano dello streaming sono salite di circa il 3%, dopo che la società ha mantenuto le sue previsioni di fatturato annuale, rassicurando gli investitori sulla sua capacità di resistere a qualsiasi recessione economica, in un clima caratterizzato da dazi doganali, segnala Reuters.
Al momento, le azioni di Netflix sono quotate a 987,91 dollari, con un aumento di circa 1,5% rispetto alla chiusura precedente. Il titolo ha mostrato un trend positivo, sostenuto da risultati trimestrali superiori alle attese e da un aumento dei target di prezzo da parte di diversi analisti.
Giovedì scorso la società ha ribadito le previsioni di fatturato per l’anno in corso e si è detta fiduciosa che il servizio di streaming riuscirà a resistere alle turbolenze causate dai dazi di Trump.
Il co-Ceo Greg Peters ha dichiarato di non aver riscontrato cambiamenti significativi nel comportamento dei clienti, aggiungendo che l’azienda “ha comunque registrato centinaia di milioni di abbonamenti”.
Le dichiarazioni hanno offerto un po’ di sollievo agli investitori preoccupati che le politiche tariffarie del presidente degli Stati Uniti Donald Trump potessero probabilmente portare a una recessione, costringendo i consumatori a limitare la spesa per i servizi di streaming, osserva ancora Reuters.
Inoltre, la solida performance azionaria di Netflix quest’anno contrasta con quella di titoli mediatici tradizionali come Paramount, Comcast e Walt Disney, che sono stati oggetto di indagine da parte di Brendan Carr, il capo della Federal Communications Commission (Fcc) di Trump, commenta il Financial Times.
Tutti i dettagli.
PERCHÉ NETFLIX NON TEME I DAZI
“L’intrattenimento è storicamente stato piuttosto resiliente nei periodi di crisi economica”, ha dichiarato giovedì Greg Peters, co-ceo di Netflix. “Stiamo prestando molta attenzione al sentiment dei consumatori e all’andamento dell’economia in generale, ma in base all’andamento attuale non c’è nulla di significativo da segnalare”.
Il 18 aprile Peters ha affermato che l’azienda non ha registrato cambiamenti significativi nel comportamento dei clienti e questa indicazione ha rassicurato il mercato, che nella sessione after-hours ha fatto salire il titolo Netflix del 2,7% nella Borsa di New York.
TRIMESTRALE SOPRA LE ATTESE
La big dello streaming ha archiviato infatti i risultati del primo trimestre battendo le aspettative degli analisti.
Nei primi tre mesi del 2025 Netflix ha registrato un fatturato pari a 10,54 miliardi di dollari, superando il consensus di 10,52 miliardi, mentre l’EPS si è portato a 6,61 dollari per azione, confrontandosi con i 5,71 d ollari attesi (stime LSEG). Netflix ha affermato che i ricavi e l’utile operativo hanno superato anche le sue previsioni “grazie ad un leggero aumento dei ricavi da abbonamenti e pubblicità”.
CRESCONO GLI ABBONATI
Anche nel periodo che va da gennaio a marzo 2025, Netflix ha continuato ad acquisire nuovi abbonati, contando oltre 300 milioni di clienti globali, grazie all’accoglimento del suo piano tariffario più economico, supportato da pubblicità, lanciato a fine 2022.
CONFERMATA LA GUIDANCE 2025
Nella sua lettera agli azionisti, l’azienda non ha fatto alcun riferimento ai dazi di Trump, che hanno sconvolto molte aziende statunitensi, rileva il Ft.
L’azienda con sede a Los Gatos prevede che il suo fatturato salirà a 11,04 miliardi di dollari nel trimestre in corso, superando le stime degli analisti di 10,90 miliardi di dollari. Per l’anno in corso, Netflix ha confermato una stima di fatturato tra i 43,5 e i 44,5 miliardi di dollari, “che presuppone una solida crescita degli abbonati, prezzi di abbonamento più elevati e un raddoppio dei ricavi pubblicitari”.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
“Anche in uno scenario di recessione globale, Netflix probabilmente si manterrà altamente resiliente, dato che il rapporto prezzo/valore del servizio rimane molto interessante”, ha affermato Jeffrey Wlodarczak, analista di Pivotal Research Group, ripreso da Reuters. “La loro attività pubblicitaria dovrebbe registrare una forte crescita in qualsiasi scenario, dato il suo stato iniziale”, ha aggiunto Wlodarczak.
“Il 2025 è un anno importante per la monetizzazione pubblicitaria, poiché Netflix passa dal ricorso massiccio a terze parti al lancio di una propria suite di prodotti pubblicitari proprietari” secondo gli analisti di Morgan Stanley. Anche in caso di un rallentamento macroeconomico, la banca d’affari ha dichiarato di rimanere fiduciosa nella capacità di Netflix di aumentare il fatturato medio per abbonato e di ampliare la propria attività pubblicitaria.