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I servizietti dei filo-Servizi per il capo dei Servizi segreti

Il 4 ottobre Elisabetta Belloni, direttore del Dis (il Dipartimento che coordina i Servizi Segreti, ossia Aisi e Aise), riceverà la quarta edizione del Premio “Francesco Cossiga per l’Intelligence”. Vertici e attività della Società italiana di intelligence che assegna il riconoscimento. Tutti i dettagli

All’attuale capo dei Servizi segreti va il premio “Francesco Cossiga per l’Intelligence”.

Sarà Elisabetta Belloni (nella foto), direttore del Dis (il Dipartimento che coordina i Servizi Segreti, ossia Aisi e Aise) e segretario generale della Farnesina dal 2016 al 2021, a ricevere il 4 ottobre 2023 alle 10 a Roma presso la Camera dei Deputati la quarta edizione del Premio Francesco Cossiga per l’Intelligence. A comunicarlo lo scorso 18 agosto il presidente della Giuria, Gianni Letta, coadiuvato dai vice presidenti Giuseppe Cossiga e Mario Caligiuri.

Il premio “Francesco Cossiga” per l’intelligence è un’iniziativa promossa dalla Società Italiana di Intelligence (Socint) dal 2020 per riconoscere il contributo agli Studi sull’Intelligence in Italia. Il premio è assegnato ogni anno a una personalità che si è particolarmente distinta nella diffusione della cultura e dello studio dell’intelligence nel nostro Paese, si legge sul sito web dell’associazione.

Nelle edizioni precedenti il riconoscimento è andato a Carlo Mosca (2020), Paolo Savona (2021) e Franco Gabrielli (2022).

Tutti i dettagli sulla Società italiana di Intelligence.

L’EDIZIONE 2023 DEL PREMIO FRANCESCO COSSIGA PER L’INTELLIGENCE ASSEGNATA AL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI

Quindi il 4 ottobre a Montecitorio si terrà l’evento di premiazione “Francesco Cossiga per l’Intelligence” 2023. L’apertura dei lavori è affidata il deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone (presidente della commissione Cultura della Camera(, seguiranno i saluti del presidente e del vicepresidente della Socint, Mario Caligiuri e Giuseppe Cossiga, la relazione di Gianni Letta e le conclusioni della premiata, Elisabetta Belloni. Coordinerà i lavori Giorgio Rutelli, direttore di Formiche.net, quotidiano online specializzato in sicurezza, geopolitica e difesa del gruppo Formiche di Paolo Messa, top manager proprio del gruppo Leonardo, responsabile delle Relazioni Geo-Strategiche con gli Usa (nonché membro del Comitato scientifico della Socint che promuove il premio assegnato quest’anno a Belloni).

COSA FA LA SOCIETÀ ITALIANA DI INTELLIGENCE

Come si legge sul sito web, la Società Italiana di Intelligence è un’associazione scientifica senza fini di lucro che promuove lo studio e la cultura scientifica dell’intelligence in Italia. Il principale obiettivo dell’associazione è quello di diffondere l’intelligence come materia di studio e ricerca scientifica, facendola riconoscere come disciplina nelle università del nostro Paese.

A CHI SI RIVOLGE

Sempre sul sito, l’associazione spiega che “la Socint si rivolge prevalentemente alla comunità accademica, agli studiosi e ai ricercatori dei più vari settori, nella visione che l’intelligence rappresenti un punto di incontro privilegiato della conoscenza per le discipline del XXI secolo. Vi sono diverse categorie di soci in relazione a esperienza e formazione: ordinari, aggregati e junior”.

I VERTICI

Come già detto, il presidente della Società Italiana di Intelligence è Mario Caligiuri, professore ordinario di pedagogia all’Università della Calabria ed è considerato uno dei massimi studiosi europei di intelligence a livello accademico (si legge sempre sul sito Socint) mentre la carica di Segretario Generale è ricoperta da Luigi Rucco.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

L’associazione è diretta e amministrata da un Consiglio Direttivo composto da un minimo di tre ad un massimo di sette membri. Il Consiglio Direttivo è convocato e presieduto dal Presidente o da chi lo sostituisce, spiega la Socint.

Al momento il  Consiglio Direttivo è composto da: Mario Caligiuri (presidente), Domenico Talia, Vicepresidente e membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Intelligence, è professore ordinario di sistemi di elaborazione delle informazioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria e Presidente del Centro ICT dell’Università della Calabria, e Gian Luca Foresti, professore ordinario di Informatica presso l’Università di Udine dove insegna Cybersecurity e Computer Vision.

IL COMITATO SCIENTIFICO

La Socint fa affidamento anche su un Comitato Scientifico, composto da esperti e studiosi di chiara fama che si sono distinti nello studio e nella ricerca sulla disciplina dell’intelligence, recita sempre la pagina web dedicata. Le funzioni del Comitato Scientifico sono: coadiuva il Consiglio Direttivo per la parte scientifica e culturale; fornisce contributi utili a sostenerne le scelte; fornisce pareri su quanto richiestogli dal Consiglio Direttivo.

I MEMBRI

Come precisa ancora la Socint sul sito, “il Comitato Scientifico, inizialmente annunciato in un comunicato stampa su Formiche.net, è composto dai seguenti membri: Paolo Boccardelli (docente di management e strategie d’impresa presso la Luiss Guido Carli, dove ha ricoperto il ruolo di direttore della Business school), Luciano Bozzo (professore di Relazioni internazionali e studi strategici presso l’Università degli Studi di Firenze), Lucio Caracciolo (direttore della rivista Limes e dell’omonima scuola di specializzazione), Michele Colajanni (professore di Ingegneria informatica all’università di Bologna), Alberto De Toni (attuale sindaco di Udine, Professore ordinario di Ingegneria Economico-Gestionale è stato Rettore dell’Università di Udine), Umberto Gori, Carlo Jean (generale di Corpo d’armata, presidente del Centro studi di geopolitica economica), Marco Mayer, (professore di Intelligence e Sicurezza nazionale presso la Lumsa, già direttore del master Intelligence & Security alla Link Campus e docente al Cybersecurity Master della Luiss), Paolo Messa (già citato), Enrico Pirastru, Giuseppe Rao (consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri e docente presso l’Università di Sassari, al Master dell’Università della Calabria diretto da Caligiuri), Alfio Rapisarda (Head of Global Security del gruppo Eni), Antonio Teti (docente di Cyber Security, IT Governance e Big Data all’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara), Antonio Uricchio (professore ordinario di diritto tributario nella Università degli Studi di Bari Aldo Moro) e Marco Valentini (consigliere di Stato, già prefetto di Napoli e direttore dell’ufficio Affari legislativi e relazioni parlamentari del ministero dell’Interno).

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