Vodafone si sta preparando ad attacchi quantistici agli smartphone.
Il gruppo telefonico britannico Vodafone prevede un futuro in cui la potenza della tecnologia quantistica annullerà i controlli di sicurezza online esistenti e renderà la maggior parte delle reti di smartphone vulnerabili agli attacchi informatici.
Vodafone ha osservato che le aziende attualmente si affidano alla crittografia a chiave pubblica per stabilire canali di comunicazione sicuri e proteggere i dati sensibili, una metodologia di sicurezza che si basa sulla difficoltà di risolvere alcuni problemi matematici. Tuttavia, l’emergere di computer quantistici, in grado di svolgere attività di elaborazione molto più complesse rispetto a un computer tradizionale, rappresenta un rischio. Questo cambiamento radicale nella potenza di elaborazione ha il potenziale per decifrare i codici odierni.
Pertanto, la scorsa settimana la società di tlc ha annunciato che sta collaborando con SandboxAQ, una startup statunitense precedentemente di proprietà di Alphabet (la società madre di Google) diventata indipendente lo scorso anno, per condurre un test di prova per una rete privata virtuale quantistica sicura (VPN).
“Il governo degli Stati Uniti considera già l’informatica quantistica un elemento critico della sicurezza nazionale, e questo potrebbe aver informato la decisione di Vodafone di lavorare con una startup statunitense nella sua agenda di sicurezza” commenta Quartz.
Tutti i dettagli.
VODAFONE SI ALLEA CON SANBOX AQ PER UNA RETE QUANTISTICA SICURA
In un post sul blog del 5 luglio, Emma Smith, direttore della sicurezza informatica di Vodafone, ha spiegato infatti che, se da un lato il calcolo quantistico può aiutare a risolvere alcuni dei problemi ultra complessi del mondo, dall’altro potrebbe essere utilizzato da malintenzionati per decifrare la crittografia di oggi.
“Questo è il motivo per cui stiamo svolgendo un ruolo attivo nella transizione verso un mondo quantistico sicuro”, ha affermato. Smith ha affermato che la partnership dell’azienda con SandboxAQ aumenterà i suoi sforzi nell'”esplorazione e nella sperimentazione di nuovi algoritmi per fornire protezione ai nostri clienti contro possibili aggressori quantistici in futuro”.
Vodafone afferma che i suoi ingegneri hanno condotto una serie di esperimenti per testare diversi scenari di vulnerabilità quantistica per gli smartphone perché “gli attori delle minacce potrebbero già raccogliere dati in previsione della rivoluzione dell’informatica quantistica”.
I TEST CON LE RETI VPN
Le reti VPN sono la base della sicurezza aziendale odierna, consentendo a milioni di lavoratori in tutto il mondo di accedere in modo sicuro ai sistemi aziendali tramite i loro endpoint, spiega Quartz. Le due aziende hanno eseguito il test utilizzando smartphone standard, connessi alla VPN appositamente adattata utilizzando algoritmi di crittografia del National Institute of Standards and Technology (NIST). Il NIST, parte del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, sta lavorando da tempo allo sviluppo di nuovi algoritmi di crittografia più adatti ai computer quantistici.
L’adattamento di uno smartphone standard per il test ha consentito a Vodafone/SandboxAQ di valutare gli ultimi standard NIST in uno scenario di telecomunicazioni reale.
“Abbiamo testato l’impatto della crittografia post-quantistica (PQC) sulle attività che molti di noi svolgono ogni giorno”, ha spiegato Luke Ibbetson, Head of Research and Development di Vodafone. Questi includevano navigazione web, social media, applicazioni di chat, streaming video e audio e giochi mobili “utilizzando telefoni cellulari abilitati PQC, aiutando a testare le prestazioni della rete e valutare l’esperienza dell’utente”.
Gli algoritmi PQC più adatti selezionati per la standardizzazione da (NIST) hanno funzionato bene nel contesto delle telecomunicazioni, hanno spiegato i ricercatori di Vodafone. Il loro impatto sulla qualità del servizio è stato minimo.
Di conseguenza, i ricercatori hanno concluso che l’uso di algoritmi ibridi classici/PQC per i processi di sicurezza che utilizzano uno scambio di chiavi crittografiche potrebbe essere la via da seguire.
L’ATTENZION DELL’OPERATORE TLC AL CALCOLO QUANTISTICO
Già l’anno scorso li gruppo Vodafone aveva dimostrato l’attenzione alla nuova frontiera quantistica quando ha ufficializzato una collaborazione con Ibm (attraverso il Quantum Network) incentrata sulla sicurezza informatica quantistica e lo sviluppo di potenziali casi d’uso quantistici nelle tlc.
Nell’ambito di questa collaborazione, l’operatore tlc potrà esplorare il calcolo quantistico per una varietà di casi d’uso delle telecomunicazioni e accrescerà inoltre le competenze dei propri dipendenti nella tecnologia quantistica attraverso la prototipazione iterativa guidata da Ibm, oltre a ricercare attivamente esperti di calcolo quantistico.
Infine, sempre Quartz ricorda che Vodafone è membro della nuova task force Post-Quantum Telco Network (PQTN) dell’Associazione Groupe Speciale Mobile (GSM), che a febbraio ha pubblicato un white paper che illustra come i governi e gli operatori di rete mobile dovrebbero prepararsi alle minacce quantistiche.