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Quanto costerà ad Apple la pace con Qualcomm

Che cosa cambia dopo l'accordo sui brevetti raggiunto da Qualcomm con la società di Cupertino e che ha posto fine alla lunga battaglia legale tra i due giganti tecnologici

La pace è servita su un piatto tra i 4,5 miliardi e 4,7 miliardi di dollari. Ammonta a tanto la cifra che Qualcomm riceverà da Apple nel prossimo trimestre come parte dell’accordo sui brevetti raggiunto con la società di Cupertino che ha posto fine alla lunga battaglia legale tra i due giganti tecnologici e che ha tardato anche il lancio dell’iPhone 5G.

Questa somma di denaro è separata da eventuali royalties che Apple pagherà per l’utilizzo dei chip Qualcomm nei suoi dispositivi anche in futuro.

TRAMPOLINO DI LANCIO PER IL 5G

“Il lancio di 5G di Qualcomm è ufficialmente iniziato”, ha dichiarato il presidente Cristiano Amon, aggiungendo che quest’anno ha segnato un “punto di svolta” per la tecnologia di prossima generazione e che la maggior parte degli smartphone 5G in Cina contengono chip Qualcomm. L’accordo potrebbe segnare l’arrivo di un iPhone 5G già il prossimo anno.

I DETTAGLI DELL’INTESA

Il 16 aprile le aziende hanno messo fine a una guerra legale iniziata nel 2017 quando Apple ha citato il produttore di chipset di San Diego per presunte pratiche sleali di licenza di brevetto per  1 miliardo di dollari e si è intensificata quando Qualcomm ha presentato una controquerela per  7 miliardi di dollari. I due colossi tecnologici “hanno accettato di chiudere tutte le controversie tra di loro in tutto il mondo” con un accordo di licenza di brevetto globale e un accordo di fornitura di chipset. Nello specifico, è previsto un accordo di licenza di sei anni, in vigore dal 1 ° aprile 2019, tra cui un’opzione di estensione di due anni e un accordo di fornitura di chipset pluriennale. Inoltre, Apple effettuerà un pagamento una tantum non rivelato a Qualcomm. Il chipmaker di San Diego ritorna dunque nella supply chain di Apple.

APPLAUDITA A WALL STREET

La pace ha suscitato l’entusiasmo della Borsa di New York. Le azioni di Qualcomm sono aumentate dal 43% dal 16 aprile mentre quelle di Apple del 5% ieri dopo l’annuncio dei risultati del secondo trimestre. 

TIRA UN SOSPIRO DI SOLLIEVO IL CHIPMAKER DI SAN DIEGO

L’accordo con Apple è stato un sollievo per il produttore di chip, i cui prodotti sono stati congelati dall’iPhone per due anni. Il contenzioso legale aveva anche minacciato la sua redditizia attività di licensing, sulla quale la società fa affidamento per circa due terzi dei suoi guadagni annuali. Negli ultimi due anni infatti i suoi guadagni sono crollati di  2,5 miliardi di dollari, ma Qualcomm ha annunciato che l’accordo con Apple lo riporterà approssimativamente a dove era stato prima della battaglia legale, aumentando il suo guadagni per azione di circa  2 dollari all’anno, per un totale di 2,4 miliardi di dollari.

QUANTO VALE PER LE CASSE DI CUPERTINO?

Se gioisce Qualcomm per il gruzzoletto in arrivo,  4,5 miliardi di dollari non sono poi così tanti per le casse per Apple. Secondo Cnbc il colosso della Mela morsicata ha ora circa 50 volte quell’importo –  225,4 miliardi di dollari – di denaro soltanto in contante.

LA TRIMESTRALE DI APPLE

Il secondo trimestre è andato abbastanza bene anche per Apple. L’azienda guidata da Tim Cook ha registrato un fatturato trimestrale di 58 miliardi di dollari, con un calo del 5% rispetto al trimestre dello scorso anno, e un utile trimestrale per azione diluita di 2,46 dollari, in calo del 10%. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 61% del fatturato del trimestre.

La società ha detto che le vendite di iPhone sono crollate del 17% nel trimestre a 31 miliardi di dollari anno su anno, ma i commenti ottimistici del ceo Tim Cook sulla Cina e sui dispositivi indossabili, insieme ad un grande riacquisto di azioni, hanno impedito agli analisti di disperare. Le vendite di iPhone, che rappresentano ancora oltre la metà delle entrate di Apple, sono state più o meno come previsto: sono diminuite a gennaio e a febbraio, ma si sono riprese a marzo. Inoltre, il business dei servizi di Apple, che include entrate da App Store, Apple Music e iCloud, ha registrato vendite per 11,5 miliardi di dollari, in aumento del 17% rispetto ai 9,9 miliardi di dollari dello stesso trimestre di un anno prima.  E poiché i ricavi dei “servizi” sono cresciuti rapidamente questo ha contribuito a superare le previsioni anche per il profitto.

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