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Vi racconto il tonfo del fondatore di SoftBank con i bitcoin

Che cosa è successo a Masayoshi Son, il miliardario fondatore di SoftBank Group, il più grande fondo di venture capital del mondo, con i bitcoin?

I massimi esperti della finanza tradizionale e il bitcoin sembrano proprio incompatibili. La stragrande maggioranza di loro, dal numero uno di Jp Morgan, Jamie Dimon, al guru di Omaha, Warren Buffett, disprezza la criptovaluta. Mentre una sparuta minoranza l’ha comprata e ne è rimasto scottato. L’esempio più clamoroso è quello di Masayoshi Son, il miliardario fondatore di SoftBank Group, il più grande fondo di venture capital del mondo.

CHE COSA HA SVELATO IL WSJ SU SON E BITCOIN

Ebbene, alcune fonti hanno rivelato al Wall Street Journal che Son ha investito una grossa somma del suo patrimonio personale nel bitcoin, poco prima che toccasse i massimi a metà dicembre 2017, sfiorando i 20 mila dollari. Dopodiché è iniziata la precipitosa caduta, che nel corso del 2018 l’ha portato a perdere l’85%. Non si conosce il momento preciso in cui Son abbia capito di avere perso la scommessa e si è disfatto della criptovaluta per evitare ulteriori perdite. Fatto sta, che, secondo le fonti del quotidiano finanziario americano, il fondatore di SoftBank ne è uscito con una perdita di 130 milioni di dollari. Del suo patrimonio personale, vale la pena ripeterlo.

CHI HA CONVINTO SON

A convincere Son a investire nel bitcoin sarebbe stato Peter Briger, il co-presidente di Fortress Investment Group, società di gestione acquistata da SoftBank nel febbraio 2017. La storia del miliardario giapponese sembrerebbe così presentare qualche similitudine (fatte le dovute proporzioni) con quella tipica dei risparmiatori di provincia truffati: si sono fidati di un professionista che conoscono personalmente e sono rimasti travolti dal clamore mediatico sulle virtù di un asset di cui non capiscono niente. La storia di Son dovrebbe fare fregare le mani ai detrattori del bitcoin.

 

Estratto di un articolo pubblicato su MF/Milano Finanza

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