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Come la guerra fra Amazon e Walmart si sposta anche sull’entertainment

Walmart ha stretto un accordo con MGM per pubblicare contenuti su Vudu, il servizio di video-on-demand acquisita otto anni fa. La guerra con Amazon si fa sempre più serrata

Il colosso dei supermercati statunitense Walmart proprio non ci sta a restare indietro rispetto al rivale Amazon, né sul terreno del retailer né sull’entertainment. Walmart ha annunciato la collaborazione con lo storico (e ormai datato) studio cinematografico MGM per realizzare nuovi spettacoli per il suo servizio di video-on-demand Vudu.

Ma Vudu non è un nuovo servizio di video-streaming su abbonamento, come Netflix, Hulu o Amazon Prime Video per l’appunto. La piattaforma dovrebbe rendere disponibili contenuti esclusivi di MGM, arricchendo così la propria offerta.

ACCANTONATO IL PROGETTO ALLA NETFLIX

All’inizio dell’estate, i media avevano riferito che il colosso della distribuzione della Arkansas stava prendendo in considerazione il lancio di un proprio servizio di streaming video su abbonamento per competere con quello di Netflix e fare una incursione nella produzione di programmi TV per attirare i clienti.

In realtà Walmart non sta pianificando una tale mossa. Tuttavia, il rivenditore continua a cercare opzioni per potenziare la propria attività di video su richiesta e offrire programmi rivolti ai clienti che vivono fuori dalle grandi città.

UN NUOVO BLOCKBUSTER

In quest’ottica si inserisce Vudu, la piattaforma acquistata nel 2010 per provare a bilanciare il calo delle vendite di dvd. Vudu offre 150.000 titoli da acquistare o affittare e nessuna sottoscrizione: gli utenti pagano solo per i prodotti che noleggiano o acquistano online. Una sorta di Blockbuster, ma in streaming, senza supporti fisici e con prezzi di noleggio da 99 centesimi e acquisto tra i 3,99 e i 5,99 dollari. Su Vudu c’è anche Movies On Us, il servizio di streaming gratuito, supportato da pubblicità, che include 5.000 film e programmi tv.

La piattaforma fornita da Walmart non ha rappresentato una sfida significativa per i rivali che dominano il segmento, anche se è slegato da un abbonamento fisso e può essere scaricato in milioni di televisori intelligenti e console per videogiochi. Il colosso dell’Arkansas insiste però, rimanendo fedele alla scelta iniziale e puntando ora su un’offerta di contenuti più ampia grazie a MGM.

UN OCCHIO AL VIDEO E UNO ALLO SPOT

L’anima retailer emerge anche nella scelta di rafforzare Vudu. Walmart ha previsto infatti una mirata azione di marketing: i clienti di Vudu potranno fare clic sugli annunci mentre guardano gli spettacoli. Gli annunci non interromperanno la proiezione degli utenti ma, se cliccati, invieranno un’e-mail automatica con ulteriori informazioni. Inoltre i dati dei suoi clienti consentiranno a Walmart di inviare pubblicità mirate. Se riuscirà a incrementare il traffico ai propri negozi fisici grazie agli utenti di Vudu, allora l’investimento nell’entertainment della società dell’Arkansas potrebbe essere ripagato.

SPESE FOLLI NELL’ENTERTAINMENT

I dettagli commerciali dell’accordo tra Walmart e MGM non sono stati diffusi in realtà ma un’accordo sulla licenza è una strategia economica in un momento in cui la produzione di contenuti originali è diventata un’impresa sempre più dispendiosa.

Da Apple a Netflix fino al famigerato Amazon, i giganti del video-streaming fanno a gara a chi sborserà più miliardi in contenuti. A partire da luglio, Netflix ha dichiarato di spendere oltre 8 miliardi di dollari all’anno in contenuti originali. Il budget di programmazione di Amazon.com per Prime Video si attesta sui  4 miliardi di dollari, mentre il canale americano HBO, di proprietà di AT & T, ha dichiarato che avrebbe speso 2,7 miliardi di dollari quest’anno. La Mela di Cupertino si tiene “bassa” con budget da un miliardo di dollari.

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