Altro che la “commedia” avvertita e denunciata da Mattia Feltri sulla Stampa nelle polemiche aperte da sinistra contro la “sobrietà” non raccomandata ma imposta furbescamente dal governo, attraverso le parole del ministro della Protezione civile, alla festa della liberazione, il 25 aprile. Cioè durante i cinque giorni di lutto nazionale, disposti sempre dal governo, per i funerali di Papa Francesco. Ai quali stanno accorrendo a Roma capi di Stato, di governo e delegazioni di 170 paesi.
“La scusa” dei funerali del Papa denunciata dal solito Nicola Fratoianni e finita in un titolo dell’altrettanto solito Fatto Quotidiano per spegnere riflettori, piazze e quant’altro sulla festa per gli 80 anni che ricorreranno sabato, il giorno dopo i funerali del Papa, dalla Liberazione, doverosamente al maiuscolo, è l’ultima dimensione, in ordine di tempo, della tragedia della politica italiana. Ma, più in particolare, della sinistra. Che se ancora esistesse davvero, e non solo nominalmente, e avesse un capo sul serio, non le maschere di cui dispone, dovrebbe rivoltasi per prima contro lo scempio che se ne fa con certe polemiche e iniziative.
Secondo altre rappresentazioni, sempre da sinistra, oltre a oscurare la festa del 25 aprile con i funerali del Papa il 26, quella furbastra di Giorgia Meloni starebbe tramando a Palazzo Chigi e dintorni per approfittare della loro presenza a Roma e servire un antipasto, diciamo così, del vertice euro-americano propostosi e proposto nella recente sua missione alla Casa Bianca. Cioè un incontro fra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, parlando di dazi ma pensando anche all’Ucraina e ai disegni geopolitici dai quali sono tentati, diciamo così, la Casa Bianca e il Cremlino. Dove si avverte per l’Europa una certa insofferenza, a dir poco. O, peggio ancora, indifferenza.
Senza timore di blasfemia, essendo arcinota l’ironia della quale egli era capace, magari anche tra una sfuriata e l’altra dentro le mura del Vaticano o altrove, si può ben dire che Papa Francesco ne ha fatta una delle sue persino morendo nelle attuali circostanze politiche, mondiali oltre che italiane. Facendo perdere letteralmente la testa a certi fedeli improvvisati, che ne strattonano i paramenti nei quali è avvolta la salma da oggi esposta nella Basilica di San Pietro.