La Germania si prepara a un salto storico per quel che riguarda le sue capacità militari spaziali. Secondo quanto riportato dal quotidiano Handelsblatt, la Bundeswehr ha avviato un ambizioso progetto per costruire almeno una costellazione di satelliti entro il 2029, con la possibilità di svilupparne poi altre.
Questa iniziativa rappresenta un cambiamento strategico significativo per il paese, che attualmente gestisce solo otto-dieci satelliti, insufficienti per garantire l’autonomia operativa in un’era in cui lo spazio sta diventando sempre più cruciale per la sicurezza nazionale.
LA BUNDESWEHR VERSO IL CIELO STELLATO
Il progetto, dal costo stimato fino a dieci miliardi di euro, segna dunque una svolta nella politica spaziale tedesca, allontanandosi dal progetto comune europeo Iris2 per perseguire una strada più indipendente.
Le tensioni internazionali e l’incertezza degli accordi con gli alleati tradizionali hanno spinto la Germania a ripensare la propria dipendenza da sistemi satellitari stranieri, in particolare americani. L’esperienza dell’Ucraina, che ha rischiato di perdere l’accesso alle comunicazioni Starlink durante il conflitto, ha evidenziato la vulnerabilità di affidarsi a infrastrutture spaziali controllate da terzi. La presidenza di Donald Trump ha ulteriormente accentuato le preoccupazioni sulla stabilità e durata delle partnership esistenti. Di fronte a queste incertezze, Berlino decide dunque di accelerare lo sviluppo di capacità spaziali sovrane per garantire l’accesso continuo a servizi critici di comunicazione, ricognizione e osservazione terrestre, indipendentemente dai cambiamenti nel panorama geopolitico internazionale.
VOLANO PER L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE
Il progetto rappresenta un’opportunità per l’ecosistema spaziale tedesco, attualmente in difficoltà a causa del debole business commerciale dei satelliti. André Chripunow, portavoce per il settore spaziale dell’Associazione federale dell’industria aeronautica e spaziale (BDLI), descrive all’Handelsblatt l’iniziativa come una “grande opportunità per dare impulso al settore spaziale tedesco ed europeo nel suo complesso”. Le startup tedesche come Isar Aerospace, RFA e Hyimpulse, specializzate nei micro-lanciatori, potrebbero beneficiare enormemente di un partner istituzionale stabile come la Bundeswehr. Questo consentirebbe loro di attrarre maggiori investimenti per sostenere i loro costosi modelli di business a lungo termine. La volontà dichiarata di mantenere il più possibile i fondi all’interno dell’economia nazionale o al massimo estenderla a quella europea, rappresenta per la BDLI un’ancora di salvezza per un settore che rischia di rimanere indietro nella competizione globale.
ARCHITETTURA TECNICA E SFIDE OPERATIVE
Dal punto di vista tecnico, il progetto – così come descritto dal quotidiano economico tedesco – si presenta ambizioso e complesso. Le costellazioni previste potrebbero essere distribuite su diverse orbite terrestri, seguendo un modello simile a Iris2. I satelliti posizionati in orbita bassa (fino a 1000 km) garantirebbero comunicazioni e osservazioni della Terra con bassa latenza, mentre quelli in orbita media (6000-8000 km) offrirebbero una maggiore copertura della superficie terrestre.
Un elemento centrale della strategia è la riduzione della dipendenza dalle stazioni terrestri, vulnerabili in caso di conflitto, attraverso l’implementazione di comunicazioni laser tra satelliti. Questa tecnologia, già utilizzata da Starlink e disponibile in Germania attraverso aziende come Mynaric, consentirebbe uno scambio di dati rapido e con grande larghezza di banda. Secondo il professor Andreas Knopp, docente all’Università della Bundeswehr di Monaco, la sfida principale sarà rispettare la scadenza del 2029, con la necessità di mettere in orbita almeno 100-150 satelliti in un tempo relativamente breve, senza poter ricorrere ai servizi di lancio di SpaceX.
LE IMPLICAZIONI POLITICHE
Il progetto gode di un ampio consenso politico bipartisan. Sia l’Unione che la Spd, che dopo l’accordo di programma si avviano a formare in capo a un mese il prossimo governo federale, hanno riconosciuto l’importanza strategica dello spazio e la necessità di investire in capacità sovrane.
Nei documenti elaborati durante i colloqui di coalizione, entrambi i partiti hanno sottolineato l’importanza di rafforzare l’industria spaziale tedesca e di costruire un’infrastruttura satellitare resiliente. Questo rappresenta una notevole inversione di tendenza rispetto solo a qualche mese fa, quando non esistevano piani ufficiali per un Internet satellitare nella Bundeswehr. La decisione di procedere con un progetto principalmente nazionale, pur mantenendo aperta la possibilità di cooperazioni con singoli paesi europei, segnala secondo gli analisti una nuova consapevolezza dell’importanza dello spazio come dominio strategico.
Come evidenziato nella Strategia nazionale per l’industria della sicurezza e della difesa, le tecnologie spaziali sono ormai considerate essenziali per l’interesse della sicurezza nazionale, e la Germania appare ora determinata a recuperare il terreno perduto in questo settore cruciale.