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Cosa dicono gli esperti del nuovo coronavirus scoperto dalla Cina

A cinque anni dalla scoperta del virus SARS-CoV-2, che ha causato la pandemia da Covid-19, la Cina ha annunciato di aver identificato un nuovo coronavirus. Gli esperti rassicurano sulla sua pericolosità, ma ne incoraggiano il monitoraggio. Ecco perché. Fatti e commenti

 

Il 20 febbraio del 2020 in Italia veniva dichiarato il “paziente 1” risultato positivo al Covid-19. Oggi la Cina fa sapere di aver scoperto un nuovo lignaggio del coronavirus HKU5 che, però, secondo gli esperti, è “significativamente” meno potente di quello che già conosciamo.

LA SCOPERTA DELLA “BATWOMAN” DELLA CINA

Secondo quanto riportato dal South China Morning Post, un team di scienziati in Cina ha scoperto un nuovo lignaggio del coronavirus HKU5 (HKU5-CoV-2), trasmissibile dai pipistrelli all’uomo perché utilizza lo stesso recettore umano del Covid-19.

A scoprirlo per la prima volta in un pipistrello giapponese presso il Laboratorio di Guangzhou a Hong Kong è stato un team composto da ricercatori dell’Accademia delle Scienze di Guangzhou, dell’Università di Wuhan e dell’Istituto di Virologia di Wuhan, guidato dalla virologa Shi Zhengli, nota come “batwoman” proprio per il suo lavoro sui coronavirus dei pipistrelli presso il laboratorio di Wuhan.

IL VIRUS HKU5

Come spiega la rivista scientifica Cell, in cui è stata pubblicata la scoperta, HKU5 è una delle quattro specie virali di merbecovirus.

Questi si dividono infatti in: coronavirus correlato alla sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers), coronavirus HKU4 del pipistrello Tylonycteris, coronavirus HKU5 del pipistrello e coronavirus 1 del riccio. L’anno scorso l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) li ha inseriti nell’elenco dei patogeni emergenti per la preparazione alle pandemie.

IN COSA ASSOMIGLIA AL VIRUS DEL COVID-19

Gli scienziati hanno osservato che il nuovo lignaggio HKU5-CoV-2 è in grado di legarsi alla proteina di conversione dell’angiotensina umana (ACE2), lo stesso recettore utilizzato dal virus Sars-CoV-2, che causa il Covid-19.

Resta dunque necessario il monitoraggio del virus perché, nonostante gli scienziati abbiano dichiarato che la sua potenza è “significativamente inferiore” a quella del Covid-19 e “il rischio che emerga nella popolazione umana non deve essere esagerato”, le analisi strutturali e funzionali hanno indicato che HKU5-CoV-2 “ha un migliore adattamento all’ACE2 umano rispetto al lignaggio 1 HKU5-CoV”, il che sottolinea il suo potenziale rischio zoonotico.

RISCHI PER GLI ESSERI UMANI

Quando il virus è stato isolato da campioni di pipistrello è riuscito a infettare cellule umane e masse di cellule o tessuti coltivati artificialmente che assomigliavano a organi respiratori o intestinali miniaturizzati.

Sebbene, secondo la ricerca, “il potenziale rischio di spillover umano dei merbecovirus animali resta da indagare”, i ricercatori hanno anche aggiunto che “i merbecovirus dei pipistrelli presentano un elevato rischio di spillover umano, sia attraverso la trasmissione diretta sia facilitata da ospiti intermedi”.

L’HKU5-CoV-2, inoltre, non solo si lega ai recettori ACE2 nell’uomo, ma anche in diverse altre specie, che potrebbero fungere da ospiti intermedi e trasmetterlo all’uomo.

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