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Shangjie

Tutto su Shangjie, l’auto elettrica low cost cinese di Saic e Huawei

Nel 2024 sembrava che Renault e Volkswagen dovessero allearsi per lo sviluppo di una elettrica sui 20mila euro, ma così non è stato. Le divisioni tra europee lasciano così la carreggiata libera alle rivali cinesi. Da Saic e Huawei nascerà Shangjie che ha come obiettivo proprio quello di creare auto alla spina a prezzo budget.

Huawei non si sta imponendo – almeno in patria – solamente come produttore del primo sistema operativo per smartphone e tablet realmente e totalmente alternativo all’Android di Google e all’iOs di Apple e, sul fronte laptop, a Windows di Microsoft.

La casa bandita dal suolo americano di Donald Trump è sempre più presente anche sulle auto smart. Sono già quattro i brand che a bordo ospitano Harmony: Aito con Seres, Luxeed con Chery, Stelato con Baic e Maextro con Jac. Il 13 gennaio scorso un altro colosso automobilistico cinese, Gac Group, aveva annunciato che, insieme a Huawei, avrebbe lanciato un nuovo marchio. Ma a quanto pare non sarà la sola novità del 2025 dato che, dietro l’angolo, dovrebbe esserci parcheggiata Shangjie.

COS’È SHANGJIE

Il nuovo player nasce dalla collaborazione tra Huawei (sempre più attiva nell’automotive: si ricordi che a fine 2023 lanciò il consorzio commerciale Harmony Intelligent Mobility Alliance) e Saic, recentemente sorpassata in patria da Byd dopo le performance tutt’altro che brillanti registrate dalla joint venture con l’americana General Motors.

Il marchio di Huawei e Saic si rivolgerà a un mercato meno pretenzioso rispetto ai sei modelli di fascia medio alta o persino premium (i listini vanno dai 30.000 ai 131.300 euro al cambio attuale) messi in vendita finora con la collaborazione di Huawei.

UN’AUTO ELETTRICA BUDGET PER IMPENSIERIRE LE CASE EUROPEE?

Secondo quanto riportano i media cinesi, i veicoli Shangjie partiranno da circa 23mila euro. Siamo insomma pericolosamente vicini alla famosa auto elettrica da 20mila euro che i marchi europei provano a realizzare da tempo.

Tra il 2023 e il 2024 Renault e Volkswagen avevano persino avviato colloqui per provare a realizzare un’auto alla spina a prezzo budget, ma le trattative non hanno portato a nulla di concreto.

Non a caso poche settimane fa Luca de Meo, amministratore delegato di Renault, intervistato dal quotidiano cinese China Daily, ha ammesso che lo sviluppo di una tale tecnologia per la Casa francese potrà essere portato avanti solo in Cina.

IL PRIMO MODELLO DI SHANGJIE

Senza troppe sorprese, le divisioni tra marchi europei rischiano nel mentre di lasciare la strada libera alle rivali cinesi. Tornando a Shangjie, indiscrezioni sostengono che il primo modello del nuovo marchio sarà basato su un prodotto originale del sotto-marchio Rising Auto di Saic, con alcune modifiche esterne, ma si differenzierà soprattutto in quanto dotato dell’architettura elettrica ed elettronica e le tecnologie intelligenti di Huawei.

I lavori tra Saic e Huawei starebbero procedendo alla velocità della luce perché entrambi i partner dell’iniziativa intendono far debuttare la prima auto griffata Shangjie entro e non oltre il quarto trimestre del 2025.

Finora Huawei ha adottato approcci diversi nel settore auto, in alcuni casi limitandosi a fornire componenti e il sistema operativo HarmonyOs oppure, nei progetti in cui è risultata maggiormente coinvolta, fornendo alle Case automobilistiche soluzioni complete per le auto intelligenti. Invece questo progetto sembra prevedere un grado di attività maggiore. Evidente segno che il colosso hi-tech ci creda parecchio. Del resto chi scova per primo la “formula alchemica” per l’auto elettrica low cost sbaraglierà le avversarie quando tale tecnologia si imporrà in tutti i mercati.

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