Il primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof ha detto di aspettarsi dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, un aumento delle pressioni per limitare le esportazioni di Asml in Cina. Asml è la più importante azienda di macchinari per la fabbricazione di microchip al mondo, con un monopolio sulle tecnologie di litografia ultravioletta estrema (Euv): si tratta di un processo estremamente sofisticato che permette di creare circuiti su scale ridottissime.
LE PAROLE DI SCHOOF
Intervistato da Bloomberg, Schoof ha dichiarato che i Paesi Bassi e gli Stati Uniti “sono allineati” sulla Cina. “L’amministrazione Biden ha spinto molto e mi aspetto che l’amministrazione Trump spinga allo stesso modo”. Il governo olandese, infatti, ha limitato le vendite sul mercato cinese dei macchinari di Asml dietro pressione di Washington, che sta cercando di impedire a Pechino di accedere alle tecnologie di chipmaking in modo da frenarne lo sviluppo industriale e militare.
“Quando si tratta di Asml, attualmente abbiamo discussioni settimanali”, ha spiegato Schoof. Ha detto però di credere che “sia importante che decidiamo da soli cosa fare” con i controlli alle esportazioni di Asml. L’azienda non è mai stata autorizzata a vendere i suoi macchinari Euv in Cina, ma dall’anno scorso il governo olandese – su spinta dell’amministrazione di Joe Biden – ha sottoposto a restrizioni anche i sistemi per la litografia ultravioletta profonda, o Duv. Gli apparecchi Duv sono i secondi più sofisticati, dopo quelli Euv.
QUANTO PESA LA CINA SUI CONTI DI ASML
Nonostante le limitazioni, la Cina è comunque molto rilevante per i conti di Asml: nel terzo trimestre del 2024 le vendite nel paese sono valse quasi 2,8 miliardi di euro, circa la metà del totale. La società prevede che nel 2025 le vendite sul mercato cinese rappresenteranno il 20 per cento delle entrate totali.
L’INCONTRO CON IL VICEPREMIER CINESE
Giovedì, peraltro, Schoof si riunirà con il vicepremier cinese Ding Xuexiang. Ha anticipato a Bloomberg che la discussione toccherà probabilmente il tema dei controlli alle esportazioni, dicendo di escludere ritorsioni da parte di Pechino. “Abbiamo buoni rapporti commerciali con la Cina, ma tra buoni amici si possono comunque avere dispute su questioni particolari”.