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Le farmacie Walgreens di Pessina e Barra sono in vendita?

Dopo mesi di conti in rosso e chiusure di negozi, le azioni di Walgreens tornano a salire alla notizia di una presunta trattativa con Sycamore Partners per la sua acquisizione. Fatti, numeri e commenti

 

Il gigante delle farmacie al dettaglio Walgreens, della coppia Pessina-Barra, sarebbe in trattativa con la società di private equity Sycamore Partners per essere acquistata. A rivelarlo ieri è stato il Wall Street Journal – e le azioni dell’azienda sono salite del 19%.

Walgreens non si è pronunciata ma, secondo quanto anticipato dal quotidiano statunitense, l’accordo potrebbe chiudersi già all’inizio del prossimo anno.

Nel 2019, anche Kkr avrebbe fatto un’offerta di 70 miliardi di dollari. Allora, però, il valore di mercato dell’azienda era di oltre 50 miliardi, mentre oggi si aggira sugli 8 miliardi.

LA CRISI DELLE FARMACIE NEGLI USA…

Negli Stati Uniti, le farmacie al dettaglio – osserva Endpoints – stanno lottando contro la concorrenza dei rivenditori online, la riduzione dei tassi di rimborso dei farmaci e il calo della spesa complessiva dei consumatori. Lo scorso giugno, in occasione dell’apertura della prima farmacia di Amazon Pharmacy, Start scriveva infatti che un competitor come Walmart, pur gestendo 4.600 farmacie in tutto il Paese, aveva annunciato la chiusura di tutti i suoi 51 centri sanitari perché non rendevano abbastanza.

Inoltre, l’ingresso di Amazon nel mercato delle farmacie già nel 2020 aveva fatto crollare le azioni di Walgreens, GoodRx, Rite Aid e Cvs, che ha pianificato di tagliare circa 2.900 di posti di lavoro per ridurre i costi.

…E QUELLA DI WALGREENS

Anche Walgreens – che conta più di 12.000 negozi tra Stati Uniti, America Latina ed Europa – è stata contagiata da questa epidemia e all’inizio dell’autunno ha annunciato l’intenzione di abbassare la saracinesca di 1.200 negozi. “Entro il 2027, circa 1 Walgreens su 7 attualmente aperto chiuderà i battenti” e “circa 500 Walgreens chiuderanno i battenti nel corso del prossimo anno”, dichiarava la catena di farmacie lo scorso ottobre.

“Queste chiusure – commentava la Cnn – rappresentano un’escalation significativa rispetto a pochi mesi fa, quando l’azienda, in difficoltà finanziaria, aveva annunciato a giugno la chiusura di 300 sedi poco performanti nell’ambito di un programma pluriennale di ottimizzazione sotto la guida dell’amministratore delegato Tim Wentworth. All’epoca, l’azienda aveva dichiarato che circa un quarto dei negozi Walgreens non era redditizio e aveva promesso cambiamenti ‘imminenti'”.

Alla chiusura di lunedì scorso, riferisce il Wsj, Walgreens aveva un valore di mercato di circa 8 miliardi di dollari, in calo rispetto al massimo storico di oltre 100 miliardi di dollari del 2015. Nello stesso periodo, aggiunge il New York Post, le sue azioni sono scese del 90%, con un calo di circa il 65% solo quest’anno.

I COMMENTI SU SYCAMORE PARTNERS

Se l’acquisizione di Walgreens dovesse andare in porto, l’operazione – secondo Endpoints – “rappresenterebbe un investimento gigantesco per Sycamore Partners, che si concentra su aziende di vendita al dettaglio e di consumo”. Tra i suoi investimenti figurano la catena di discount Dollar Express e la catena di forniture per ufficio Staples per quasi 7 miliardi di dollari nel 2017. Inoltre, nel 2022, avrebbe anche espresso interesse per l’acquisto di Kohl’s e tra gli investimenti attuali ci sono Belk, Hot Topic, Talbots, Aeropostale e Stuart Weitzman.

Secondo una fonte citata da Wsj, “l’accordo è una vittoria importante per Sycamore, che probabilmente venderà parti dell’attività di Walgreens o lavorerà con dei partner”.

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