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Affari & Finanza di Repubblica, cosa è successo al pezzo di Pons? Testi a confronto

Le differenze tra l'articolo di Pons e quello rivisto da Galbiati non sono molte, ma sono significative considerata la proprietà di Repubblica e i rapporti di Exor con lo stato francese. Ecco tutte le modifiche.

 

La maggioranza (il 64 per cento) della redazione di Repubblica ha votato a favore di una mozione di sfiducia del direttore Maurizio Molinari. Stando alla ricostruzione di Professione Reporter, la crisi interna al quotidiano sarebbe stata aggravata dal ritiro e dalla conseguente distruzione di 100.000 copie dell’inserto economico settimanale Affari&Finanza di lunedì 8 aprile. La direzione di Repubblica ha deciso di agire in questo modo per modificare un articolo di Giovanni Pons – giornalista esperto di economia e finanza, già direttore di Business Insider Italia – sullo stato delle relazioni economiche-industriali tra Italia e Francia. Si tratta della storia di copertina, visto che il titolo dell’inserto di lunedì scorso era su “Roma-Parigi”.

LA QUESTIONE FRANCESE DI REPUBBLICA, IN BREVE

La questione italo-francese è delicata per Repubblica, il cui editore – Gedi Gruppo Editoriale – è di proprietà di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann guidata da John Elkann che controlla, tra l’altro, anche Stellantis. Assieme a Exor (14,2 per cento), tra gli azionisti della casa automobilistica figura lo Stato francese, attraverso la banca pubblica Bpifrance, con il 6,1 per cento.

Repubblica e il direttore Molinari sono stati accusati da ambienti politici e giornalistici vicini al centrodestra (ma anche da Azione di Carlo Calenda) di prestare poca attenzione alla politica di Stellantis sugli investimenti, sbilanciati verso la Francia rispetto all’Italia, dove invece sono in diminuzione.

John Elkann è amministratore delegato di Exor, presidente di Stellantis e presidente di Gedi.

LE MODIFICHE ALL’ARTICOLO DI PONS: IL TITOLO

L’articolo di Giovanni Pons è stato alterato in maniera notevole – anche nel sommario del titolo -, al punto da non recare più la firma di Pons, sostituito da Walter Galbiati, coordinatore della sezione Economia di Repubblica e uno dei vicedirettori di Molinari.

La titolazione originaria era la seguente: “Affari ad alta tensione sull’asse Roma-Parigi / I casi Stm, Tim e la fuga di Arcelor dall’Ilva riaccendono le polemiche sul rapporto sbilanciato tra Italia e Francia”. La titolazione rivista, invece, è questa: “Affari ad alta tensione sul fronte Roma-Parigi / I casi Stm, Tim e la fuga di Arcelor dall’Ilva riaccendono le polemiche. Funzionano quando è il business a guidare”.

Si tratta di modifiche sottili ma rilevanti, come si vedrà analizzando le due versioni dell’articolo.

LE DIFFERENZE TRA I DUE ARTICOLI

Le differenze tra l’articolo di Pons e quello rivisto (e firmato) da Galbiati non sono molte, ma sono significative considerata la proprietà di Repubblica e i rapporti di Exor con lo Stato francese in Stellantis. Il grosso dell’articolo non è stato toccato, ma sono state fatti dei tagli e delle aggiunte di non poco conto.

Il paragrafo su cui la direzione del giornale è intervenuto maggiormente è il secondo, che nella versione finale è stato completamente rivisto. Questo era l’originale, di Pons:

Non solo in politica ma anche in economia, dove c’è la consapevolezza che l’Italia e le aziende italiane sono state trattate negli ultimi vent’anni come terre da conquistare con le bandierine francesi. È il momento di ribilanciare questo rapporto, piantando paletti e invocando reciprocità. Senza disdegnare un ruolo attivo dello Stato, che può intervenire per dar seguito a obiettivi di politica industriale. Così come fa lo Stato francese, notoriamente molto dirigista.

Questo, invece, quello firmato da Galbiati:

Non solo in politica ma anche in economia, con l’esito che l’intervento italiano non è mai lineare, come nel caso di Stm dove il governo ha prima dato il suo via libera alla conferma dell’amministratore delegato Jean Marc Chery, per poi chiedere un ribilanciamento della governance, dando segnali di confusione al mercato che ha reagito negativamente al momento di incertezza.

Galbiati ha eliminato tutte le riflessioni di Pons più dure nei confronti delle aziende francesi, oltre all’invito del giornalista a “ribilanciare” la relazione economica bilaterale in nome di una maggiore “reciprocità” e attraverso un maggiore intervento dello Stato italiano nelle imprese. Si ricorderà che mesi fa il ministro delle Imprese Adolfo Urso aveva rilasciato delle dichiarazioni che lasciavano intendere la possibilità di un ingresso dello Stato italiano nell’azionariato di Stellantis.

LA VICENDA AGNELLI-EDISON-EDF

L’articolo di Galbiati prosegue senza distinzioni da quello di Pons (fa eccezione un piccolo commento sull’ingresso francese nel capitale di Essilux, che Galbiati definisce “di successo” mentre Pons si era mantenuto neutrale). Più significativo è l’intervento nel settimo paragrafo, quando Galbiati elimina il riferimento di Pons al ruolo di Gianni Agnelli (fondatore di Exor) nell’acquisizione di Edison da parte del gruppo statale francese Edf.

La frase rimossa è la seguente (in grassetto):

pure per un cultore della Francia come Gianni Agnelli la conquista di Perrier fu ostacolata dall’alleato Antoine Riboud, mentre un decennio dopo l’Avvocato spianò la strada alla conquista di Edison da parte del colosso francese statale Edf.

L’espunzione di questo passaggio dall’articolo di Pons, giunta troppo tardi (quando cioè il numero di Affari&Finanza era già stato stampato), non ha probabilmente reso possibile modificare la copertina dell’inserto, dove ancora compare il logo di Edison benché non si faccia riferimento all’azienda nel pezzo firmato da Galbiati.

UN NUOVO SENSO ALL’ARTICOLO

Al decimo paragrafo, Galbiati integra l’articolo di Pons con una riflessione che dà senso al suo pezzo, tanto da essere stata inserita nel nuovo sottotitolo dell’articolo. L’aggiunta, riferita ai rapporti economici tra Italia e Francia, è questa: “In genere quando le intese sono fra aziende ed hanno come base obiettivi di business funzionano, diversamente saltano”.

La riflessione ricompare in chiusura dell’articolo:

In conclusione si può dire che quando il business è al centro, l’intesa Italia-Francia funziona, diversamente no.

L’ultima frase di Pons era molto diversa e più critica, sia verso i francesi che verso gli italiani:

In conclusione si può dire che i francesi sono più bravi a muoversi uniti e a individuare le debolezze altrui, gli italiani sono specialisti nel farsi la guerra tra loro. Questo è il risultato.

GLI ARTICOLI DI PONS E GALBIATI A CONFRONTO

Di seguito, il pdf con la versione originale e quella ritoccata dell’articolo di Pons, messe a confronto.

Confronto Pons-Galbiati

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