Con un comunicato piuttosto scarno da Via XX Settembre avvisano che entro la fine del mese arriverà una norma che proroga al 30 settembre il versamento dell’imposta sulle cripto-attività.
IL COMUNICATO DEL MEF
Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che una prossima disposizione normativa prorogherà di tre mesi, dal 30 giugno al 30 settembre 2023, i termini per il versamento dell’imposta sostitutiva delle cripto-attività, il cui regime fiscale è stato ridefinito in legge di bilancio.
CHE SUCCEDE ORA
Insomma, la ventura norma preannunciata dal comunicato stampa anticipa la scadenza prevista per la fine del corrente mese e rimanda tutto a fine estate. Scartabellando sul calendario si nota che la data indicata cade di sabato, dunque tutto rinviato fino a lunedì 2 ottobre.
La rideterminazione del valore delle cripto-attività detenute al 1° gennaio 2023 col pagamento di un’imposta sostitutiva al 14 per cento e il versamento stimato nelle classiche modalità (in un’unica soluzione o rateale, in tre rate, con quella iniziale entro il 30 giugno) è una novella prevista dall’ultima Legge di Bilancio.
IMPOSTA SULLE CRIPTO-ATTIVITÀ E NON SOLO
Ma, come annota quest’oggi Il Sole 24 Ore, sulle criptovalute non è l’unico fronte aperto. “Resta ancora al palo, infatti, una delle dodici sanatorie della tregua fiscale introdotta con la manovra 2023. Non è stato, infatti, ancora emanato il provvedimento attuativo che consente di far “emergere” le criptoattività non dichiarate fino al periodo d’imposta 2021. Provvedimento che deve disciplinare le modalità di presentazione della richiesta di sanatoria alle Entrate e di versamento dell’importo dovuto per farla andare a buon fine: lo 0,5% per ciascun anno sul valore delle attività non dichiarate se non hanno prodotto alcun reddito; il 3,5% del valore delle cripto-attività detenute al termine di ogni anno o al momento del realizzo”.