Mentre il presidente John Elkann disquisisce sulla propensione (immaginata) del nonno a vaccinarsi, compiacendosi della presenza di Draghi come capo del governo, il bravo Carlos Tavares comincia a smontare la presenza in Italia, cercando di salvare l’occupazione in Francia.
Era prevedibile un tale esito, verso il quale aveva portato anche l’assunzione del controllo di Repubblica, il giornale che avrebbe potuto generare i maggiori rischi sociali e di immagine (serve anche quella per vendere le auto) da queste riorganizzazioni. Le quali sarebbero venute anche con Marchionne.
Il beneficio della fusione sta infatti nell’abolizione di un concorrente che opera nelle stesse fasce di mercato e Marchionne ha molto lavorato per dare FCA ad un partner presunto più efficiente e robusto..
Ma ora nasce l’ennesimo problema per il Presidente Draghi: lo Stato ha concesso la garanzia su un mega finanziamento che con la fusione è passato, direttamente o indirettamente, al gruppo Stellantis.
La motivazione era la salvaguardia della filiera in Italia: credo che in primo luogo quella garanzia vada ritirata salvo documentate assicurazioni del gruppo beneficiato di non procedere alle riorganizzazioni che stanno emergendo. Ci sarà un problema di interlocuzione perché pare che la controparte faccia in modo di non farsi trovare.
Unica soluzione possibile: una sveglia telefonica dal finanziatore preoccupato.
Chissà quale sarebbe stato l’atteggiamento del nonno in questo nuovo frangente. Di certo più elegante, ma non è questo ora il problema.
(post di Fulvio Coltorti pubblicato su Facebook)