La giapponese Panasonic non produrrà più pannelli fotovoltaici all’inizio del prossimo anno, pressata dalla più competitiva concorrenza cinese. Lo ha riportato l’emittente NHK e il quotidiano Nikkei.
La concorrenza aggressiva e la minore domanda interna fanno precipitare la quota di mercato dell’azienda con sede a Osaka, in un segmento in cui era leader di mercato.
La mossa segna una completa uscita dal business della produzione solare dopo che lo scorso anno Panasonic ha interrotto una partnership con Tesla che produceva celle solari. Tesla utilizzava celle solari Panasonic nei suoi prodotti Solar Roof, ma da allora si è rivolta ai produttori cinesi.
Tuttavia, la società giapponese continuerà a vendere pannelli solari in Giappone e all’estero, ma prodotti da subappaltatori.
Tutti i dettagli.
IL RITIRO DALLA PRODUZIONE DI PANNELLI E CELLE SOLARI
Panasonic si ritirerà dalla produzione di celle solari e pannelli, riporta Nikkei, poiché l’ex leader del mercato deve affrontare una forte concorrenza da parte dei rivali cinesi che possono produrre a un costo inferiore.
GLI STABILIMENTI IN MALESIA E GIAPPONE
Panasonic abbandonerà la produzione già nel marzo 2022 negli stabilimenti in Malesia e nel suo sito a Shimane (Giappone occidentale).
Il sito malese, dedicato esclusivamente al solare, sarà chiuso, mentre saranno mantenute l’occupazione e l’attività nello stabilimento di Shimane, sito con altre produzioni (batterie elettriche e inverter).
La sua fabbrica di Osaka, che produce pannelli per veicoli, dovrebbe trasferire i suoi dipendenti.
LA SCARSA DOMANDA INTERNA DI SOLARE IN GIAPPONE
Come sottolinea Nikkei, a causa dell’aumento della produzione da parte dei produttori cinesi, il prezzo dei pannelli solari è sceso a circa un terzo dei prezzi del 2012.
I prezzi più bassi dei concorrenti cinesi hanno costretto la produzione giapponese a cessare la produzione. Il business dei pannelli e delle celle solari di Panasonic versa in rosso. Attualmente la maggior parte delle vendite si basa sulla domanda interna. Ma anche la domanda interna è stagnante, causando un ulteriore calo della quota di mercato del colosso giapponese.
QUOTA DI MERCATO EROSA DAI CONCORRENTI CINESI
Panasonic si è basata sul business delle celle solari di Sanyo Electric, che ha trasformato in una consociata completa nel 2011. La tecnologia originale, HIT, era considerata all’epoca la più efficiente al mondo nel convertire la luce solare in energia elettrica.
Nel 2009, Panasonic aveva l’obiettivo di diventare uno dei primi tre produttori, ma ora è fuori dai primi cinque a causa delle guerre sui prezzi con le aziende cinesi che hanno preso il 30% della quota di mercato. La quota globale è ora dominata da produttori cinesi come JinkoSolar. Dunque i produttori giapponesi che un tempo guidavano il mercato stanno perdendo terreno.
Con il ritiro di Panasonic, Kyocera e Sharp saranno le uniche grandi aziende in Giappone a produrre batterie e pannelli solari.
PANASONIC RESTERÀ COMUNQUE NEL SETTORE ENERGETICO
Tuttavia, Panasonic prevede di rimanere nel settore delle energie rinnovabili, concentrandosi su segmenti come i sistemi di gestione dell’energia per le città intelligenti.
L’azienda giapponese ha infatti un solido programma di installazione residenziale in Nord America e più recentemente ha spostato l’attenzione sul suo sistema di batterie EverVolt e sui nuovi pannelli solari EverVolt. Il programma di installazione dovrebbe continuare senza interruzioni.
L’azienda giapponese acquisterà infatti pannelli solari da altri produttori per rimanere nel settore energetico.